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Mascherine solidali donate da Kiwanis ai bambini diabetici

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Il Kiwanis Club Chieti Pescara G. D’annunzio dona mascherine a piccoli pazienti diabetici dell’ospedale SS. Annunziata di Chieti

PESCARA – “La sensibilità di donare mascherine ai pazienti pediatrici diabetici corrisponde alla sensibilità di comprendere la loro patologia e la valenza del concetto di patologia cronica ovvero una patologia che li accompagna tutti i giorni – spiega Stefano Tumini, Responsabile UOSD diabetologia pediatrica e prevenzione delle patologie cardio-metaboliche ASL 2 Abruzzo”. Mascherine prodotte dallo stilista teatino Simone Racioppo e dai soci del Kiwanis Club Chieti Pescara D’Annunzio sono state consegnate ad alcuni dei giovani pazienti dell’Ospedale SS. Annunziata di Chieti ed a Gionata Di Francesco, presidente dell’associazione ABCDEF Onlus.

“Siamo un’associazione regionale, ‘ Associazione bambini con diabete e famiglie’ non a caso ‘e famiglie’ – sottolinea Di Francesco – la nostra associazione è nata proprio da noi genitori di bimbi con diabete in modo del tutto spontaneo e con grande semplicità nella sala d’aspetto dell’Ospedale di Chieti, durante le nostre ricorrenti attese per le visite dei nostri figli dal diabetologo dottor Tumini . É proprio lì, nella sala d’aspetto, che ci siamo conosciuti e ci siamo trovati a parlare del desiderio comune di condividere pensieri e problematiche riguardanti le patologie dei nostri figli e della volontà di fare qualcosa per loro, i nostri ragazzi”.

Il Covid in generale ed il lockdown in particolare sono stati e continuano a far sentire ripercussioni sui bambini diabetici.

“In Abruzzo ci sono 570-600 bambini con diabete di tipo I e si tratta di numeri che hanno un impatto sociale. In tempo di Covid – spiega Tumini – soprattutto nei primissimi tempi la telemedicina è stata uno strumento di fondamentale importanza per impedire l’interruzione della continuità assistenziale e ci ha permesso di sopperire in modo molto efficace alla presenza fisica delle visite tradizionali. Durante il lungo lockdown la videoconferenza ha permesso un contatto visivo e vocale come prosecuzione del percorso assistenziale ma ora intendiamo tornare ad una normalità anche se controllata perché il rapporto umano resta un fattore importante perché motivazionale nelle famiglie e nei bambini. Certamente ci sono state conseguenze – spiega Tumini – perché molti bambini hanno messo su peso ma come controllo metabolico effettivamente ho riscontrato numerosi casi di bambini che sono andati bene perché i ritmi regolari, anche se imposti ma pur sempre regolari, hanno consentito glicemie migliori.

Consiglio di riprendere in sicurezza a fare attività fisica regolare per ritornare un po’ alla normalità nei limiti del consentito ed altresì buttar giù i chili di troppo accumulati. Intendiamo far sempre di più per i 570-600 bambini con diabete di tipo I che ad oggi calcoliamo in Abruzzo – conclude Tumini – e a livello regionale abbiamo un’elevatissima qualità dell’assistenza ma le criticità preesistenti sommate al covid ci pongono davanti ad una vera sfida per mantenere la qualità assistenziale. Abbiamo dalla nostra parte l’importante supporto dalle associazioni di pazienti e anche grazie a sensibilità esterne come il Kiwanis Club Chieti Pescara G. D’Annunzio di cui sono socio e che ci aiutano a porre attenzione sulla problematica del diabete nel bambino oggi in ottica di sinergia ci appressiamo a guardare con ottimismo al futuro”.

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