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Masci al Convegno “Capaci 2012: educare per crescere”

da Redazione

L’assessore alla legalità ha rivolto il saluto a Maria Falcone e a 600 studenti
MONTESILVANO (PE) – L’assessore alla legalità Carlo Masci ha salutato ieri mattina  gli  oltre seicento ragazzi delle scuole medie del Comune di Montesilvano,  nella sala conferenze dell’Hotel Adriatico, intervenendo al convegno “Capaci 2012: educare per crescere”, in commemorazione del ventesimo anniversario della strage di Capaci, che ha visto la presenza, per il secondo anno consecutivo, di Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone, ucciso venti anni fa dalla mafia. Il convegno, moderato dal giornalista Saverio Occhiuto e al quale ha preso parte il procuratore capo della Repubblica di Pescara, Nicola Trifuoggi, è collegato al progetto “Educals”, rivolto agli studenti delle scuole di Montesilvano, nel triennio 2008-2011 è un’anteprima nazionale della commemorazione del ventesimo anniversario della strage di Capaci ed è ‘esplicativo di quanto e come il sacrificio di Giovanni Falcone alimenti, venti anni dopo l’eccidio, la linfa vitale dell’educazione alla legalità nel suo nome, in Italia e all’estero’. Il progetto, che punta all’educazione dei giovani ai valori della legalità, è stato inserito tra i migliori del suo genere dal Forum nazionale per la sicurezza urbana 2011, in rappresentanza della Regione Abruzzo.

Ha detto Masci:

queste sono le iniziative alle quali interveniamo con orgoglio e grande piacere . Ed è soprattutto ai giovani che intendiamo parlare quando si parla di sicurezza e di legalità in tutte le sue forme. Perchè i giovani sono come delle spugne e assorbono tutto quello che  viene  loro trasmesso: legalità, sicurezza, rispetto delle regole, senso del dovere, inteso anche come ciò che è giusto fare e va fatto. Tutti concetti ai quali dobbiamo ispirarci nel nostro vivere quotidiano e che devono permeare la nostra vita e quella dei nostri figli. John Kennedy diceva: ‘E’ giusto che l’uomo faccia quello che è il proprio dovere’. Anche se ciò può comportare delle difficoltà e dei problemi. Su questa base si costruisce la persona umana e soprattutto una società migliore. Purtroppo nella società in cui viviamo  le persone che fanno il loro dovere diventano eroi, proprio perchè questo risulta un fatto eccezionale. E questo ci deve far riflettere. Siamo qui a commemorare un grande uomo come Giovanni Falcone, che faceva il proprio dovere e che per questo venti anni fa, nell’adempimento dei propri compiti, è morto, ucciso dalla mafia.

L’assessore ha concluso mettendo in risalto l’importanza del progetto:

questo progetto è partito rivolgendosi a 350 ragazzi e ora ne comprende quasi il doppio, cioè 620 e ci aiuta veramente a educare ai concetti della legalità e della sicurezza e a costruire degli uomini migliori.

 

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