Risposta del sindaco Albore Mascia alla nota dell’ ex consigliere comunale Pd Casciano.
PESCARA -Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia rispondendo alla nota di Stefano Casciano sulla situazione politica nel Comune di Pescara ha detto che l’ ex consigliere comunale del Pd cerca pagliuzze e non vede le travi negli occhi del suo partito, un Pd che avrebbe impiegato due mesi per eleggere ben due segretari provinciali, richiedendo addirittura l’intervento di Bersani per evitare l’ennesima scissione dell’atomo. Un Pd che da due mesi non sarebbe riuscito a trovare pace con i propri alleati neanche per individuare il nome del proprio rappresentante da eleggere all’Ente Manifestazioni pescaresi. Secondo Mascia l’ex consigliere Casciano farebbe bene ad occuparsi di tali problemi.
Ha detto il sindaco:
Casciano è ormai diventato un disco rotto ,che vede crisi e fantasmi ovunque, annunciando oscuri presagi di una caduta del centro-destra dal governo della città, sperando invano in un ritorno alle urne e in una chance per tornare a sedere tra quei banchi che lo hanno visto presente neanche dodici mesi senza lasciare traccia.
Eppure pensavamo che l’ex Consigliere Casciano avesse superato il colpo della sconfitta elettorale, dopo essersi rifugiato nell’incarico di segretario cittadino dove sta disperatamente cercando di ricavarsi un ruolo politico, uno spazio, un’identità che purtroppo non abbiamo visto in Consiglio comunale, dov’è passato come una meteora, senza lasciare segno in un anno di consiliatura in cui comunque avrebbe potuto caratterizzarsi per proposte, idee, progetti. E invece nulla di tutto questo. E oggi l’unica speranza dell’ex consigliere Casciano risiede nella mancata approvazione del bilancio da parte del centro-destra, una speranza destinata anch’essa ad andare in frantumi come il sogno di essere consigliere comunale.
Ha proseguito Mascia:
Suggeriamo all’ex consigliere Casciano di arginare la propria disperazione e piuttosto di preoccuparsi delle cupe vicende di ‘casa Pd’, che per due mesi si è dilaniato per la propria incapacità a eleggere un segretario provinciale. E dopo mesi di dibattiti, Tavole rotonde e messaggi di guerra, il partito per non scontentare nessuno ed evitare le ‘fughe’ verso il centro-destra di decine di propri esponenti, ha eletto ben due segretari provinciali, con un supervisore-ombra, l’ex Presidente De Dominicis.
Suggeriamo all’ex consigliere Casciano di preoccuparsi di quel Pd che non riesce nemmeno a trovare pace con i propri presunti alleati, come Rifondazione Comunista, Idv, Sinistra e Libertà e Città Ponte, per nominare un semplice proprio rappresentante da inserire nell’Ente Manifestazioni Pescaresi. E suggeriamo all’ex consigliere Casciano di preoccuparsi di quel Pd che organizza maxi-consultazioni primarie pseudo-democratiche per qualunque occasione, dalla scelta dei candidati alla Regione Abruzzo all’individuazione dei segretari, per poi disattendere puntualmente l’esito della volontà popolare e delegare a Roma le decisioni sul territorio. Non sono sicuramente l’ex consigliere Casciano e il suo Pd a poter dare lezioni di buona politica al centro-destra.