Ovindoli, Avezzano e, ora, anche Massa d’Albe. La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori provinciale non aspetta tempo e scende di nuovo in campo, assieme all’alleata Croce Rossa Italiana. Ieri sera: terzo convegno oncologico, ma con sottofondo musicale
MASSA D’ALBE (AQ) – Il team del ‘rosa’ battezza una nuova tappa territoriale: musica di sottofondo per il terzo convegno anti-tumorale della zona marsicana; non si arresta la corsa del treno della Prevenzione oncologica. Capotreni gemellati e di spessore: la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori della Provincia di L’Aquila (Lilt) e Croce Rossa Italiana – Comitato locale di Avezzano. L’obiettivo del loro gemellaggio, ufficializzato il 19 settembre scorso: portare in giro per il suolo provinciale, in un tour medico-scientifico on the road di alta qualità, un unico messaggio sociale, che si sintetizza in un’altrettanto unica frase: fare prevenzione dei Tumori. Ieri sera, a Massa d’Albe, #Uniticontroilcancro – il progetto di sensibilizzazione nato da un protocollo d’intesa firmato dalle due associazioni di volontariato – ha fatto di nuovo centro.
All’ingresso del Comune marsicano, uno striscione Lilt, avvolto al grande albero secolare del luogo, simbolo della storia cittadina, ha suggerito una notte da vivere diversamente, bagnata non solo dalla pioggia fisica, ma anche da quella sociale. Nei locali del Municipio di Massa D’Alba, acceso di rosa per aver aderito alla Campagna del Nastro Rosa internazionale targata Lilt, un team di medici specialisti ha tenuto l’oramai consueto convegno sull’importanza di prevenire le neoplasie più diffuse. Il presidente Lilt L’Aquila, il medico chirurgo e senologo Antonio Addari, affiancato, questa volta, dall’urologo Massimo Calabrese e dai new entry nell’equipe della Prevenzione quali il ginecologo dottor Giuseppe Ruggeri, primario del Reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale SS. Filippo e Nicola di Avezzano e lo specializzando in Psichiatria, Antonio Di Luca, originario di Pescina, ha informato i presenti su quanto sia fondamentale «arrivare prima della malattia, battendola sul tempo». La medicina fa un patto col territorio: la salute, nel 2015, si costruisce partendo dal basso.
«La Lilt nasce per salvaguardare la vita – afferma Addari – il sindaco di Massa D’Albe, Giancarlo Porrini, ha dimostrato, con il beneplacito dato a questo convegno, di tenere alla salute dei suoi concittadini. Portare informazione alla gente: questo l’obiettivo di #Uniticontroilcancro. Informazione su cosa? Ci chiedono in tanti, e noi, portavoce della prevenzione, rispondiamo: sulla conoscenza, sull’esistenza e sulla pratica degli screening che la Asl promuove e porta avanti; in particolare, sullo screening riguardante il tumore della mammella».
Fotografare l’immagine della salute del nostro territorio prima e dopo l’informazione sulla possibilità dello screening di massa: questo lo step 2 di ogni convegno a tema oncologico tenutosi, fin’ora, in zona Marsica. Sono stati distribuiti, durante il meeting di Massa d’Albe, questionari ai presenti, atti alla raccolta di dati personali clinici e informativi sulla storia tumorale: 65 persone hanno detto sì al progetto #Uniticontroilcancro rispondendo a tutte le domande in assoluta forma anonima. «Una mappatura statistica reale, che servirà a capire quanto ne sappiamo di tumore», così Anna La Cesa, volontaria CRI.
Toccati, inoltre, durante il convegno, nuovi spunti tematici dettati da una visione ‘allargata’ della malattia del XXI secolo. Problemi non solo fisici, quindi, ma anche psicologici. Quanto influisce il tumore sulla salute psichica delle persone? «La Psichiatria può aiutare a ‘farsi carico’ del tumore e, quindi, a vivere il malanno in maniera migliore. – così il dottor Di Luca – Il tumore, di fatti, deve esser visto come parte integrante di noi; non rifiutato né vissuto come un qualcosa di imposto: il cancro va percepito come ‘nostro’, ma, ovviamente, come un ‘nostro’ da combattere. Bisogna vedere la vita, quindi, non solo attraverso la malattia, ma in maniera assai più completa».
Eccellenze mediche scese fra la popolazione cittadina per sensibilizzare alla prevenzione, con vari intramezzi musicali firmati dal duo Giampiero Torlone e Natalia Tiburzi: questo il nocciolo positivo della serata sociale. «Cambiare le coscienze per cambiare l’approccio alla malattia tumorale. – anche il ginecologo Ruggeri ha spiegato il suo personale punto di vista dato alla manifestazione di Massa D’Albe – Il tumore è un malanno diffuso, ma, con le giuste armi ‘preventive’, si riesce a contenere la sua forza distruttrice. Per il campo ginecologico, prevenire significa tutto. E proprio nel mio settore, forse, la Prevenzione trova la sua culla più calzante di nascita: noi ginecologi, di fatti, disponiamo degli strumenti giusti e delle tecniche esatte per attuarla, come il pap test o la vaccinazione contro il ‘Papilloma Virus’ (Hpv). In tutte le Regioni d’Italia, quella dello Screening, è una voce importantissima del bilancio da corrispondere all’area sanitaria: questo significa che la medicina si sta dirigendo, oggi più che mai, verso una nuova alba, che punta dritta verso la prevenzione del ‘danno’ prima che esso venga fatto. Bisogna, quindi, approfittare, anche se, molto spesso, la gente ha paura di conoscere. Persistono, infatti, due fasce di popolazione femminile dure a cambiare modalità di pensiero, che vivono il tumore o come un qualcosa di fatalistico o con un pudore estremo, trascurandolo, erroneamente, in entrambi i casi. Bisogna dare il giusto peso alla Prevenzione; nel 2015, la società sta puntando tutto su di lei perché è l’unico modo che si ha per vivere dignitosamente e più a lungo. Campo 100 anni? Sì, ma voglio campar bene».