Fans in delirio per uno spettacolo strabiliante che mette la parola fine alla sesta edizione della kermesse in programma a Roseto degli Abruzzi
ROSETO DEGLI ABRUZZI – Ieri sera è stata scritta una delle pagine più belle della storia recente di Roseto degli Abruzzi. Lo show di Massimo Ranieri ha lasciato a bocca aperta migliaia e migliaia di spettatori che vi aveva riposto grandi attese, ma la performance del mattatore napoletano è riuscita ad andare ben oltre le aspettative dei fans provenienti da più parti d’Italia. Uno spettacolo unico nel suo genere che ha sancito l’epilogo di una favolosa sesta edizione di Emozioni in Musica, il festival organizzato dall’Associazione musicale Le Ombre (presieduta dal dottor Silvio Brocco e diretta da Morgan Fascioli) che dal 5 al 9 agosto ha richiamato sul lungomare rosetano decine di migliaia di appassionati, che hanno potuto apprezzare i propri beniamini gratuitamente.
Quattro serate (con una pausa dovuta al rinvio di 24 ore proprio del concerto di Ranieri) memorabili, condite giornalmente da perle di spessore che hanno reso l’evento fra i più importanti organizzati nel centro Italia durante la stagione estiva.
Una manifestazione lodata dagli addetti ai lavori per la cura di ogni dettaglio e la scrupolosa gestione sul piano della sicurezza, con un servizio d’ordine inappuntabile nel districare possibili insidie che si nascondono continuamente dietro la responsabilità di una manifestazione così complessa. Un trionfo per Emozioni in Musica ed un vanto per l’intera Città delle Rose, che ieri sera ha osannato come meglio non poteva chi interpreta forse la canzone italiana più celebre dedicata a questo fiore.
Nelle due ore circa del suo show “Sogno e son desto 400” Massimo Ranieri non ha soltanto cantato: al centro della sua performance anche il ballo, la rappresentazione teatrale e persino diverse barzellette molto apprezzate, oltre ad omaggi superlativi a grandi personaggi della tradizione napoletana quali Renato Carosone o Totò ed a star internazionali come Charles Aznavour.
Naturalmente ha anche proposto tutti i suoi pezzi più celebri, a cominciare da “Vent’anni”, “Se bruciasse la città”, “Erba di casa mia” ed altre ancora, per concludere con “Rose rosse” e “Perdere l’amore”, prima di salutare il pubblico con “O’sarracino”.
Poco prima della fine della serata, il sindaco Sabatino Di Girolamo è salito sul palco per consegnargli il riconoscimento più ambito della città che amministra, la Rosa d’Argento, già attribuita al poliedrico showman nel suo precedente concerto rosetano del 2008. Qualsiasi alloro però rischia di risultare insufficiente ad onorarlo per le emozioni dedicate al pubblico presente ed il prestigio donato alla manifestazione.