TERAMO – Dopo che la Corte d’Appello ha rigettato il ricorso presentato dai sindaci del Cirsu confermando la sentenza di fallimento del Consorzio emessa dal Tribunale di Teramo la situazione, afferma il consigliere delegato all’Ambiente, rifiuti ed energia Massimo Vagnoni “diventa particolarmente preoccupante”.
“Abbiamo perso mesi preziosi, la Provincia, nell’incontro del dicembre 2014, aveva proposto ai Sindaci di comporre un’aggregazione unica, proposta sulla quale erano d’accordo in tanti, e dialogare con i curatori fallimentari per mantenere pubblica la gestione. Una possibilità sfumata proprio per la scelta dei Comuni del Cirsu di intraprendere, invece, la strada del ricorso. La bocciatura della Corte d’Appello, apre la porta, inevitabilmente, ai gestori privati.
C’è da registrare con rammarico che al di là delle manifestazioni di generico consenso non si è riusciti a stilare un’agenda concreta su un tema centrale per il nostro territorio e i nostri cittadini i quali da anni pagano i costi della mancata autosufficienza impiantistica e dell’assenza di una discarica provinciale. La legge regionale che istituisce l’Agenzia unica dei rifiuti prevede sub-ambiti provinciali nei livelli gestionali, un’orientamento confermato anche dalla riforma della ministra Madia, e forse c’è ancora la possibilità di mantenere pubblica la gestione e di tenere calmierati, quindi, i costi dello smaltimento. Ma certo ora ci vuole una forte presa di coscienza da parte dei Sindaci e la volontà di superare quelle frammentazioni che in dieci anni hanno fatto collassare il sistema”.
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