TERAMO – “Mai come ora, viviamo un tempo in cui le istituzioni devono scrivere la storia delle nostre città, delle nostre province, della nostra Regione. E devono farlo tutte insieme, mettendo a sistema energie, competenze e professionalità, pubbliche e private, politiche e civiche, con un’azione che attraversi il tempo e i confini politici, anche investendo su ciò che di buono il passato ha prodotto o avviato per definire e costruire il futuro dei territori.
E’ noto che le opere pubbliche per la loro definitiva attuazione, sono sottoposte ad una serie di passaggi politico-amministrativi il cui svolgimento richiede tempi lunghi: dall’ideazione, alla posa della prima pietra, alla conclusione. Accade di frequente così, che un’opera ideata e finanziata da una amministrazione, veda il taglio del nastro da parte di una successiva. Ciò non sminuisce i meriti della prima, che anzi proprio per l’esito del progetto sono vieppiù amplificati, ma non deve offuscare quelli della successiva, quando evidentemente non ha avuto il torto di abbandonare nel dimenticatoio la proposta. Così, le realizzazioni di ogni amministrazione, sono implicitamente punto di orgoglio e manifestazione di compiacimento per i risultati raggiunti, e ogni esito accomuna tutti coloro che ne sono stati protagonisti ed artefici.
Esempio chiaro di tutto ciò è il Masterplan, lo strumento normativo-finanziario originato dalla Giunta Regionale D’Alfonso e oggi in fase di attuazione. Uno strumento di grande efficacia che dimostra sempre più la lungimiranza e l’intelligenza politica dei suoi ideatori.
Ma, in definitiva, le fortune politiche di chi amministra sono determinate naturalmente dal contributo di tutti i suoi componenti e dalla sinergia tra le stesse, espressioni costanti e continue di una felice combinazione tra intuizioni del passato e proiezioni nel futuro.
Con lo stesso spirito e le identiche modalità del Masterplan, può ora essere posta in essere la programmazione del recovery fund, che deve ripartire con azioni sinergiche tra istituzioni e con lo stesso afflato pieno di energia e slancio degli amministratori, per essere implementato e messo a sistema.
Siamo stati abituati, fino al recente passato, ad assistere a trionfi politici che si manifestavano con stellette e bandierine poste in bella vista, a rivendicare primati e successi. Ma è sempre più chiaro, oggi, che la storia non può essere cambiata, riscritta o scalfita da passerelle o mere rivendicazioni politiche. Ciò che i cittadini chiedono con innegabile vigore è il leale, fattivo, quotidiano lavoro, prodotto raccogliendo il testimonio lasciato da chi ha operato con lungimiranza e intelligenza e raccolto da chi ha energie, sguardi ed orizzonti lontani” lo si apprende in una nota del sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto.