AVEZZANO – Matinée a Teatro ad Avezzano, Castello Orsini, giovedi 20 aprile e venerdì 21 aprile alle 11.00, con “Mattei, l’incastro imperfetto” drammaturgia e regia di Alessandro Martorelli, con Alessandro Martorelli, Antonio Pellegrini, Alessandro Scafati, Alberto Santucci, musiche originali di Giuseppe Morgante, scenografie di Mardin Nazad e Edoardo Gaudieri. Una produzione Teatro Stabile d’Abruzzo e Teatranti Tra Tanti.
“Quando abbiamo deciso di mettere in produzione uno spettacolo su Enrico Mattei, per celebrarlo a 60 anni dalla sua morte – spiega Cinzia Pace, project manager Teatro OFF – ne abbiamo parlato con Augusto Cicchinelli, grande studioso e appassionato della figura di Mattei che, entusiasta, ha deciso di sostenere questo nostro progetto coinvolgendo il GAL Abbiamo costruito insieme lo spettacolo fino a pochi giorni prima del suo terribile incidente. Dedichiamo questo spettacolo a lui e alla sua famiglia”.
“Quando mi è stato proposto di scrivere un testo teatrale su Enrico Mattei, – aggiunge l’autore e regista Alessandro Martorelli – la mia prima reazione è stata di preoccupazione. Perché non stiamo parlando di un personaggio qualunque, ma di un uomo che ha cambiato il volto del nostro paese tanto che la sua morte ancora oggi è considerata uno dei più grandi misteri d’Italia. Il tema era piuttosto delicato e il rischio di sprofondare nella retorica era sempre in agguato. Ma man mano che mi sono documentato, anche grazie ai suggerimenti del compianto Augusto Cicchinelli, grande esperto di Mattei che ha appoggiato da subito questo progetto, la mia preoccupazione si è trasformata in interesse e sfida (artistica) con me stesso. Volevo infatti qualcosa che non fosse un semplice reportage o “documentario”. Volevo che la storia di Enrico Mattei fosse raccontata da lui stesso, in modo genuino e diretto, portando alla luce più l’uomo Enrico, che l’imprenditore Mattei. E volevo inoltre che fosse lui stesso, insieme ai suoi sfortunati compagni di quell’ultimo volo, ad indagare per tentare di scoprire chi, e soprattutto perché, aveva interesse ad eliminare il capo dell’Eni”.