È proprio impossibile una terza via? Colasanti cerca di proporre una strada, tra le altre possibili, senza fare sconti a nessuno, attraverso suggestioni insolite che arrivano in profondità a tracciare un cammino che non è solo per addetti ai lavori ma si apre a tutto il mondo dell’arte.
Con uno stile arguto e pungente, tra una stoccata di fioretto e un’accorata perorazione, senza mai cadere nello scontato o nella retorica asfittica delle celebrazioni pedanti, fornisce preziosi spunti per riaprire il discorso sul futuro della musica e di tutta l’arte contemporanea, nella salda convinzione che ci sia bisogno di ricominciare a coltivare la bellezza di quell’umanità che vogliamo rappresentare.
Un libro per tutti quelli che amano immaginare che il senso più profondo dell’arte consista in una continua ricerca di sé stessi e della propria identità.
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