Il Presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale di Forza Italia: “Il Ministero invia il Commissario per il ritardo accumulato e irresponsabilità della Regione. A quasi un anno dalla data fissata per la chiusura degli OPG del 31 marzo 2015”
L’AQUILA – “Mentre la sanità abruzzese aspetta di uscire fuori dal Commissariamento, il Ministero della Salute unitamente a quello della Giustizia nominano un altro commissario ad acta per la inadempienza della Regione Abruzzo inerente l’attivazione della Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza)”. Questa la notizia annunciata dal Presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo.
“A quasi un anno dalla scadenza del 31 marzo 2015 – spiega Febbo – che avrebbe dovuto vedere la chiusura di tutti gli Opsedali psichiatrici giudiziari con il trasferimento nelle Rems dei detenuti psichiatrici in Abruzzo, insieme ad altre cinque Regioni, si registra un notevole ritardo. “
Avevo denunciato, sia a ottobre 2015 attraverso una precisa interrogazione e sia a Gennaio con un nota stampa – commenta Febbo – il pasticcio e il ritardo della Regione Abruzzo e la sua totale inadempienza nell’individuazione della struttura più idonea, sia quella definitiva sia quella temporanea, per collocare i detenuti con problemi psichiatrici e superare la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg). Infatti mentre rimangono stanziati e bloccati nelle casse dell’Asl di Chieti 4 milioni e 500 mila euro per la struttura di Ripa Teatina (Ch) per ragioni misteriose si individua un altro immobile presso il Comune di Barete (Aq) che deve ancora essere messo a norma, adeguato con un preciso progetto e lavori ancora da eseguire.
E’ lo stesso Direttore Generale Giancarlo Silveri che nella delibera n. 2106 dell’11 dicembre denunciava e invitava la Regione Abruzzo a decidere visto che al 31.12.2015 ancora non vi era una struttura idonea da destinare a Rems. Adesso – continua Mauro Febbo – per questo ritardo accumulato e per le inadempienze dell’Esecutivo regionale in Abruzzo arriva la diffida con l’avvio del procedimento del commissariamento governativo che si sostituirà all’amministrazione regionale per portare a conclusione il processo di costituzione della Rems.
Un’altra figuraccia, che poteva essere benissimo evitata visto che erano pronte sia le somme sia la struttura presso la Asl di Chieti, come quella relativa alle borse lavoro e l’ergoterapia rivolta a più di 300 malati psichiatrici che dal 29 febbraio la Regione Abruzzo non finanzierà più. Infatti in questi giorni i distretti di salute mentale stanno comunicando ai ragazzi l’interruzione definitiva del servizio. Pertanto – conclude Febbo – la Regione Abruzzo si sta assumendo una grave responsabilità venendo meno, per l’ennesima volta, alle promesse di coccole fatte in campagna elettorale”.