L’AQUILA – Un viaggio appena cominciato e già ricco di traguardi raggiunti: mostre, incontri, presenze di artisti e di personaggi della cultura e della scienza, nuove commissioni, performance, collaborazioni, sperimentazione. È il MAXXI L’Aquila a un anno dalla sua inaugurazione, venerdì 28 maggio 2021, 12 mesi entusiasmanti sotto molti punti di vista. Per questo il prossimo sabato, ad un anno esatto dall’inaugurazione, si festeggerà accogliendo gratuitamente i visitatori residenti in Abruzzo nella giornata di sabato 28 maggio, “una maniera per ringraziare la città dell’Aquila e tutti coloro che hanno mostrato il proprio interesse per il museo” afferma il direttore del MAXXI L’Aquila, Bartolomeo Pietromarchi che afferma: “Siamo molto felici dei risultati raggiunti e da qui si continuerà nel lavoro da portare avanti.
Un anno è veramente nulla per tirare conclusioni, ma i risultati ci sono e sono molto incoraggianti: la strada è tracciata molto chiaramente. Continueremo a impegnarci con grande energia, come fatto finora”.
Il primo anno in numeri Sono oltre 25.000 i visitatori che nei primi 12 mesi hanno varcato la soglia del settecentesco Palazzo Ardinghelli e hanno apprezzato le 4 mostre principali allestite nelle sue sale (dalla mostra inaugurale Punto di Equilibrio a In Itinere ancora allestita insieme a Di roccia fuochi e avventure sotterranee e a Mappa Appennino di Angelo Bellobono e tutti i focus e gli approfondimenti organizzati: dall’Omaggio a Marcello Mariani, alla mostra documentaria di Alternative Attuali, ai due slideshow di Amazonia di Sebastiao Salgado ospitati nella project room dove è stato poi presentato il visionario film Asia One di Cao Fei.
1500 inoltre circa le presenze registrate in occasione dei 22 eventi di approfondimento culturale organizzati: presentazioni editoriali, conversazioni con gli artisti e con personalità del mondo dell’arte come il memorabile pomeriggio dello scorso luglio con il direttore degli Uffizi Eike Schmidt in dialogo con il direttore del MAXXI L’Aquila Bartolomeo Pietromarchi. E ancora, gli incontri Podcast Live durante i giorni del Festival Performative, gli eventi online, gli appuntamenti con le proiezioni del ciclo Film screening e, in ultimo ma solo in ordine temporale, il recentissimo convegno realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila dedicato alle 4 edizioni della mostra Alternative Attuali di Enrico Crispolti che negli anni ‘60 trasformarono il capoluogo abruzzese in un vero centro dell’arte contemporanea.
Una realtà, quella del MAXXI L’Aquila, che ha lavorato per essere un museo di tutti a partire dai giovani, linfa vitale del territorio: ragazzi delle scuole secondarie coinvolti nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, studenti di Università e Accademia che hanno preso parte ai progetti di Mediazione culturale in museo, operatori culturali locali che hanno partecipato alla III Edizione di CITTÀ COME CULTURA “Dalla cultura si riparte”, progetto promosso con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Circa 50 le attività educative organizzate in museo a partire da dicembre 2021 fra laboratori per famiglie, visite guidate e laboratori per le scolaresche per un totale di circa 700 presenze.
Un’identità forte, quella del MAXXI L’Aquila, potenziata dalla presenza online e sui social: sfiorano quota 100.000 le visualizzazioni del sito maxxilaquila.art, oltre 2.000 gli iscritti alla newsletter. Poco meno di 10.000 i follower delle pagine Facebook e Instagram del museo.
Le collaborazioni e la sperimentazione Sul territorio aquilano e abruzzese, l’attività del MAXXI L’Aquila ha rappresentato un’importante spinta creativa, incrementato le energie e le risorse, favorito le interconnessioni grazie alle collaborazioni con le realtà più interessanti: ne sono una prova i progetti portati avanti con le realtà istituzionali (Comune, Camera di Commercio Gran Sasso, Fondazione Carispaq), artistiche (Accademia delle Belle Arti dell’Aquila, Museo Nazionale d’Abruzzo, Fondazione De Marchis Onlus, Archivio Marcello Mariani), accademico-scientifiche (Università degli Studi dell’Aquila, Gran Sasso Science Institute, Laboratori Nazionali del Gran Sasso).
Ispirandosi all’immagine dell’Aquila quale città della conoscenza il MAXXI L’Aquila, anche grazie alle dimensioni contenute che garantiscono flessibilità e versatilità, ha in questo anno offerto spazio alla sperimentazione e percorso la via della ricerca, come in una specie di vero laboratorio: a pochi mesi dall’inaugurazione della sede fisica di palazzo Ardinghelli, per esempio, si è dotato di una sede nel Metaverso sulla piattaforma Arium.xyz, primo fra tutti i musei italiani intercettando un’attenzione ogni giorno maggiore verso il digitale come nuova frontiera artistica. Attualmente sono esperibili online i lavori di Valentina Vetturi e Miltos Manetas.
I prossimi passi Un primo anno che ha tracciato chiaramente la strada da seguire per il futuro. A partire dal successo del Festival Performative che tornerà anche nel 2022 dopo il successo della prima edizione, nel settembre 2021, con i suoi oltre 2000 spettatori per 33 eventi in 5 location fuori e dentro il museo in 3 giorni di performance d’arte, danza, teatro, musica e incontri tutti con ingresso gratuito che, nel solco di una tradizione di grandi artisti che nel territorio hanno agito – in particolare Joseph Beuys e Fabio Mauri – hanno reso L’Aquila un laboratorio urbano di creatività e sperimentazione, coinvolgendo cittadini di tutte le età.
In estate un altro importante appuntamento aspetta il Museo: l’inaugurazione della mostra internazionale Afterimage il 1° Luglio che coinvolgerà 27 artisti da tutto il mondo e, riprendendo il lungimirante dialogo instaurato nella mostra inaugurale Punto di Equilibrio, metterà in relazione le sale del Museo con opere della Collezione Maxxi Arte e nuove committenze. E ancora mutuando un’esperienza pilota del primo anno di MAXXI l’Aquila, la piazza esterna al Museo ospiterà anche per l’estate 2022 una struttura realizzata ad hoc, vincitrice del bando NXT dedicato alla promozione di una giovane generazione di architetti di talento e alla valorizzazione dello spazio pubblico.
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