Conferenza stampa del sottosegretario della Regione per ribadire la opposizione alla decisione del Governo di impugnare il Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti
PESCARA – Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro Galletti, il 16 marzo scorso ha deliberato il mandato all’Avvocatura dello Stato per procedere a impugnare il Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti della Regione Abruzzo , approvato nel dicembre scorso .
Su tale tema si è tenuta oggi a Pescara la conferenza stampa ,convocata dal sottosegretario della Regione Abruzzo con delega all’Ambiente, Mario Mazzocca, per approfondire la situazione e illustrare le iniziative che la Regione dovrà intraprendere, a partire dalla opposizione alla richiesta della suddetta impugnativa del Governo.
Mazzocca ieri,dopo aver definito Gian Luca Galletti il peggior ministro dell’ambiente nella storia repubblicana e la decisione del Governo ingiustificata e dannosa , aveva spiegato:
«La verità è che abbiamo dimostrato al Governo come la chiara insostenibilità dell’ipotesi ‘Inceneritore’ in Abruzzo dal punto di vista ambientale (sia per configurazione geomorfologica che per condizioni microclimatiche) aumenta sensibilmente sotto il profilo economico-finanziario: infatti, la quantità di indifferenziato prodotto, che negli ultimi tre anni è diminuita drasticamente, renderebbe oltremodo negativo il rapporto costi-benefici di un’impresa siffatta nella nostra Regione.
In poche parole, l’Abruzzo produce una quantità di ‘rifiuto indifferenziato’ (che si riduce costantemente giorno dopo giorno) del tutto insufficiente a supportare la produttività di un impianto di incenerimento. A meno che qualcuno non pensi di sopperire a tale mancanza con rifiuti provenienti da altre Regioni, per esempio da Roma Capitale, laddove le croniche criticità del sistema di gestione dei rifiuti sono lontanissime dall’essere risolte. Anzi …».
Oggi Mazzocca ,ribadendo la sua contrarietà, ha assicurato che la Regione si opporrà alla decisione di impugnare il Piano di gestione dei rifiuti quando ciò avverrà, perché per ora il Consiglio dei ministri ha dato mandato all’avvocatura dello Stato di procedere.
Aggiunge il sottosegretario: “noi ci prepareremo per evidenziare le nostre ragioni che sono dell’Abruzzo e della nostra comunità e che sono state vilipese da questo atto del Consiglio dei Ministri. Un atto che si basa su un documento istruttorio del funzionariato del Ministero dell’Ambiente, scarso, e non si basa su dati concreti, perché evidentemente alcune carte che noi gli abbiamo mandato non sono state neanche lette”.
E’ stato inoltre sottolineato che il Piano è stato concepito attraverso nove tavoli di concertazione e 44 assemblee pubbliche su tutto il territorio.
Mazzocca, che ieri aveva parlato di “fuoco amico”, critica anche un documento inviato dal Comune di Pescara al Consiglio dei ministri relativo alla realizzazione di un impianto nel capoluogo adriatico.
Una lettera, è stato sottolineato, di cui il sottosegretario non era al corrente, di cui è stato informato solo dopo la decisione del Consiglio dei ministri.
Presenti alla conferenza anche le associazioni ambientaliste Wwf e Legambiente che hanno annunciato per domani una conferenza stampa che si terrà alle 10.30 nella sede di Legambiente, a Pescara.