PESCARA – Gianni Melilla , Coordinatore regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Abruzzo è intervenuto sul Parco Nazionale della Costa Teatina e sulla relativa perimetrazione criticando la posizione del centrodestra su tali problematiche ed in particolare stigmatizzando l’operato dell’assessore Febbo.
Si legge nella nota di Melilla:
Se fosse dipeso dal centrodestra l’Abruzzo non avrebbe neanche un parco nazionale e nessuna riserva regionale. Da sempre hanno aizzato ogni possibile opposizione strumentalizzando i cacciatori e le paure dei cittadini residenti paventando una presunta imbalsamazione del territorio che avrebbe frenato le licenze urbanistiche, le attività agricole, gli usi civici, le autorizzazioni alle attività artiguianali e produttive e tanto altro ancora.
Hanno esercitato ogni forma di ostruzionismo in Consiglio Regionale ,a partire dagli anni novanta, per protestare contro la realtà di un terzo del territorio abruzzese tutelato a parco o a riserva. Per questo non stupisce l’opposizione della Giunta Regionale alla perimetrazione del parco nazionale della costa teatina o meglio alla istituzione di questo Parco nazionale visto che l’Assessore delegato Febbo si è spinto a chiedere ai parlamentari del centrodestra una iniziativa legislativa abrogativa specifica.
Febbo e il centrodestra sono coerenti con la loro impostazione culturale e politica. Ad essi il centrosinistra deve avere la capacità di rispondere con intelligenza convincendo le popolazioni locali delle ragioni culturali, economiche e sociali insite in questa proposta. La rozza e strumentale opposizione di chi si ritiene proprietario di un bene naturale che ha valenza nazionale e internazionale , deve essere battuta con la forza della ragione e della esperienza maturata in altre realtà territoriali dell’Abruzzo che con lungimiranza hanno scelto di costituire nel proprio territorio un parco o una riserva.
I vantaggi per la economia sono evidenti, ma anche se non ci fossero bisognerebbe comunque tutelare un’area di grande pregio come la costa teatina che abbiamo solo in prestito e che dobbiamo consegnare alle future generazioni bella come è da millenni.
La mentalità retriva del centrodestra alimenta paure e sospetti in modo ingiustificato e spiace che alcuni politici locali non abbiano svolto la loro funzione informativa in modo corretto e obiettivo tra i cittadini.
Occorre che i Comuni interessati assumano tutte le decisioni inerenti la perimetrazione assumendosi la responsabilità di applicare una legge nazionale ed evitando posizioni sediziose e dannose per l’intero Abruzzo.
Sinistra Ecologia e Libertà ritiene necessaria la mobilitazione di tutte le forze politiche, culturali e sociali che credono nella valorizzazione dell’ambiente attraverso la sua tutela, e nello strumento dei Parchi come modello originale di ecosviluppo.
Tra centrodestra e centrosinistra sui parchi vi è stata e continua ad esserci una netta demarcazione: chi è contro e chi è favore. Noi siamo a favore e dovremo batterci perchè in Abruzzo i Parchi Nazionali , Regionali e le Riserve Regionali siano rilanciate con adeguati investimenti che non a caso la Giunta Regionale di Chiodi e Febbo ha ridotto al lumicino. La istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina è la cartina di tornasole di una poltica corraggiosa e innovativa che coniuga ambiente e sviluppo ecosostenibile per assicurare un futuro moderno al nostro Abruzzo.
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