“Un appalto che innova sensibilmente il servizio e porta tantissime novità che illustreremo dettagliatamente al più presto – Così il sindaco Marco Alessandrini con l’assessore all’Istruzione Giovanni Di Iacovo – Fra le più rilevanti c’è l’abbassamento sensibile delle tariffe dei pasti, un risparmio che avevamo annunciato e che ci ha consentito di venire incontro alle famiglie, assicurando però una qualità maggiore, menù studiati e calibrati, a km zero e stagionali, con la possibilità di “partecipare” attivamente al servizio perché sia migliore.
Presto, infatti, si terrà anche la prima riunione della Commissione mense, nuovo organismo formato da tecnici, consiglieri e rappresentanti dei genitori, voluto dal Comune perché i cambiamenti di cui il servizio si fa portatore, fossero condivisi con la comunità.
Questo perché variamo con orgoglio una svolta davvero epocale: il bando ha durata quinquennale, un importo complessivo pari a 16.698.352,56 e interessa gli anni scolastici 2015/16 fino e non oltre il 30 giugno del 2019/20. Una rivoluzione cercata e voluta perché riguarda la salute dei nostri ragazzi e perché la Pubblica Amministrazione deve poter proporre modelli di efficienza, tenendo alta la qualità e guardando anche ad economie di scala. In questo modo e grazie ad un poderoso lavoro degli uffici che non ha precedenti, siamo riusciti ad accorpare una serie di servizi in unico e robusto bando da 16,7 milioni di euro, per migliorare il servizio e abbassare anche i costi, generando risparmi non solo per l’Ente, visto che il servizio è dato in concessione, ma soprattutto per le famiglie. Il Comune di Pescara con la tariffa di 3,56 euro a pasto diventa un esempio virtuoso a livello sia regionale che oltre.
Questo traguardo, che peraltro non era scontato, è stato costruito insieme ad altri compagni di viaggio, che saranno ulteriori garanti della qualità a cui il nuovo servizio punta: già da due anni collaboriamo con Coldiretti e l’associazione ISA che si occupa di prevenzione sanitaria e alimentare, perché il materiale richiesto per le mense sia stagionale, territoriale e a filiera corta.
Ora questa che sembrava una lontana ambizione diventa realtà dal 3 ottobre e saremo noi i primi controllori, perché se è diritto di ogni bambino avere cibo buono, di qualità e sano, è un preciso dovere e, in questo caso, volere dell’Amministrazione, fare in modo che tale diritto sia diffuso e reale”.
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