PESCARA – «Le imprese regolari gestite da cittadini senegalesi, che prima erano collocate nell’area di risulta della stazione ferroviaria, devono trovare al più presto una collocazione dignitosa all’interno di altri spazi commerciali della città». Lo afferma il direttore della Cna di Pescara, Carmine Salce, secondo cui «allo sgombero del vecchio mercatino, avvenuto all’alba di mercoledì, deve ora seguire da parte dell’amministrazione Alessandrini un impegno conseguente, e serio, per la ricollocazione di quanti sono in regola con permessi e licenze. Lavoratori che non possono certo patire conseguenze negative sulla loro attività, e con i quali meglio sarebbe stato procedere d’intesa a una diversa collocazione Si tratta di imprese, è bene ricordare, che pagano le tasse e i tributi nella nostra città, contribuendo quindi al mantenimento del nostro sistema, compreso quello previdenziale». «Imprese – aggiunge – nei confronti delle quali non si capirebbe perché debbano patire danni alle proprie attività in ragione della chiusura del vecchio spazio».
A detta di Salce, dunque, «gli amministratori della città devono ora impegnarsi a reperire e attrezzare spazi all’interno dei diversi mercati cittadini, o in nuove aree dedicate, ma in tempi davvero brevissimi. Perché va favorita la ricollocazione di quei tanti commercianti della comunità senegalese che nella nostra realtà vogliono vivere e integrarsi; e agevolare nello stesso tempo la nascita di un vero mercato “etnico”, anche diffuso, che possa arricchire l’offerta commerciale di una città tradizionalmente curiosa e aperta al nuovo».
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