Il film del regista e creativo pescarese Glauco Della Sciucca girato in città,racconta e promuove il territorio in un progetto internazionale
PESCARA – Si terrà il prossimo 30 maggio alle ore 21 al cinema teatro Massimo la prima di Humanism, il film di esordio del regista e creativo pescarese Glauco Della Sciucca. Si tratta di un film girato fra Pescara, Londra e New York, parodia di molti generi cinematografici passati, un film d’essai e satirico, una commedia in tre lingue, realizzato dalla start-up Hoffman, Barney & Foscari Ltd di Della Sciucca e coprodotto dalla Fondazione PescarAbruzzo, con la sinergia piena del Comune, in quanto in parte girato in città.
Alla conferenza hanno partecipato l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo,Glauco Della Sciucca, la consigliera Daniela Santroni, Nicoletta Di Gregorio, vice presidente della Fondazione PescarAbruzzo, i promotori e quanti hanno fattivamente collaborato alla realizzazione del lavoro.
“C’è chi decide di espatriare, chi, invece, di portare la propria terra fuori, raccontandola in un film – esordisce l’assessore Giovanni Di Iacovo – questo ha fatto il nostro Glauco Della Sciucca con Humanism, perché ha preso il meglio che Pescara avesse da offrire in termini di scenari, talenti, persone, cose e lo ha raccontato insieme al meglio di Londra e New York, spaccati internazionali della provincia del mondo. Sono felice di presentare questo film che gode della nostra piena sinergia, abbiamo agevolato le riprese che si sono svolte in più punti della città, dall’Aurum al Ponte del Mare e al ponte Flaiano, perché ci racconta e fa un’operazione difficilissima di questi tempi, cerca la bellezza di casa e la mostra fuori. Invito tutti a vederlo e a riflettere con i temi di quella che è una commedia etica, che sorprenderà il pubblico, i pescaresi e anche la platea per npoi straniera a cui è rivolto”.
“Siamo lieti di aver partecipato alla produzione di questo film – sottolinea Nicoletta Di Gregorio, vice presidente della Fondazione PescarAbruzzo – Glauco è per noi un artista importante e io credo che portare nel cinema la sua città insieme al suo mondo interiore, sia il valore aggiunto di questo film. Noi abbiamo creduto nel suo talento sin dal 2016, quando ha contribuito alla mostra States of minds che si è tenuta a Londra.
La collaborazione è proseguita anche nel 2017 con la sua personale allestita alla Maison des Arts della Fondazione ed è con la coproduzione di questo film che si rafforzano amicizia e solidarietà che la Fondazione ha sempre avuto verso i talenti della propria terra e del territorio. Le nostre personalità dobbiamo valorizzarle qui e proiettarle nel mondo, questo è il giusto rapporto che bisogna avere, per questo abbiamo sostenuto il film”.
“Dico grazie a Glauco per aver dato grande risalto alla città – così la consigliera Daniela Santroni che ha seguito le procedure relative alle riprese in città – il Comune lo ha supportato dalla realizzazione, i luoghi principali sono stati dal centrale Aurum, al molo e il ponte del mare, ma è fondamentale che questi set parlino al mondo attraverso il linguaggio di Glauco. E Humanism è un ottimo risultato”.
“Essere qui oggi è chiudere il cerchio con il percorso iniziato un anno fa – si racconta Glauco Della Sciucca- Tutti i presenti hanno fatto molto per noi, per supportare il contestuale avvio di un marchio come la nostra start up “Hoffman, Barney & Foscari Ltd”, creata per essere da subito una start-up dal cuore sì, molto anche italiano, e pescarese, ma dalla testa (fatalmente) londinese. Nata con tutti i crismi per essere sul mercato con i suoi prodotti, quali prototipi del design, teatro, televisione, comunicazione, perché nella sua specifica merceologica voleva occuparsi di comunicazione e design; in corso d’opera ci siamo accorti che era interessante anche fare cinema.
Così è accaduto che Sir Paul McCartney ci ha inseriti nella lista delle Società Partner Business di Meat Free Monday, la campaign permanente lanciata proprio da lui insieme alle figlie Stella e Mary: in questa lista figurano anche Abbey Road Studios e Puma e grazie a queste relazioni, fra l’altro lavorando anche con il regista dei Beatles, che compare nel film, abbiamo potuto mettere in rete i luoghi del mondo, per promuovere i nostri rispettivi territori. Io non potevo che essere d’accordo con il principio che tutto può accadere, anche a Pescara e raccontare questo, portando quella che è la mia vita di provincia qui in Abruzzo, accanto alla vita di provincia di New York e Londra, perché fuori dai confini non importa quale sia la città, ogni città merita attenzione. Io non so quanto Humanism sia un film che vince tale scommessa, ma “glocal” come di certo è, rappresenta positivamente l’inizio di un percorso che può fare molto in tal senso.
Dobbiamo fare le cose qui, dandole in pasto al mondo ovunque. Questo perché tale visione la sposano ovunque, perché ovunque esiste una provincia. Humanism la racconta in una chiave ironica, etica e introspettiva, esponendola a un mondo non provinciale, sovvertendo tutte le gerarchie sui territori che si incrociano nel film. L’uomo è al centro di tutto, per questo a Pescara e negli altri set ho fatto scene significative che hanno come centro l’uomo.
In pellicola il film viene introdotto da Sir Michael Lindsay-Hogg, figlio di Orson Welles e regista dei Beatles, tuttora Beatles Group e ha debuttato in preview a Londra lo scorso 18 aprile. Ma quella di Pescara è una prima emozionante, a cui invito tutti.
E’ glocal anche il cast, che comprende giovani attori emergenti inglesi come Huw Parmenter (Vikings), Beth Lockhart, ma anche Randall Paul che vive qui in Abruzzo e talenti comici italiani puri come Saverio Raimondo, Enrica Guidi (I delitti del Barlume, Sky), Roberto Pedicini, Ezio Budini, Paolo Fosso, Lorena Antonioni, Véronique Vergari e molti altri”.