PESCARA – Contro la Fiorentina ha siglato la sua seconda rete stagionale dopo quella realizzata in casa contro il Catania, con Stroppa era finito nel dimenticatoio, ma con l’arrivo del nuovo mister l’attaccante svedese Mervan Celik, è ritornato a nuova vita ed ha dichiarato durante la conferenza stampa di ieri di voler restare a Pescara.
“Voglio restare qui e conquistare la salvezza con questa maglia. Ormai il periodo brutto è passato. Ho un contratto con il Pescara e desidero rispettarlo. Fino a qualche tempo fa non ho avuto la possibilità di giocare e dare il mio contributo alla squadra ed avevo maturato la decisione di andare via. Se sono venuto qui l’ho fatto non per restare seduto in panchina ma, per giocare. Sono giovane e voglio essere un titolare.”
Quando si parla di Stroppa, certamente a Celik riaffiorano dei ricordi poco piacevoli ma, ora tutto è cambiato: “ Non desidero parlare del vecchio allenatore, non so perché ogni domenica venivo escluso; nessuno ha saputo darmi una spiegazione”.
Il cambio dell’allenatore sembra averlo rigenerato e Bergodi è stato bravo nel recuperarlo: “ Con Bergodi ho un ottimo rapporto. Lo rispetto perché è una persona diretta, mi spiega, in un mix tra italiano e inglese, quello che devo fare in campo e io cerco di rispettare le sue decisioni”.
La ripresa del campionato è coincisa anche con l’ultima di andata per Mervan Celik è tempo di bilanci .La squadra che più lo ha impressionato in questa prima metà di campionato è la Fiorentina, proprio quella che domenica scorsa il Pescara, ha battuto in casa: “Mi piace il tipo di calcio praticato dai viola, un atteggiamento offensivo e votato allo spettacolo”.
Dopo la Fiorentina per il Pescara arriva l’Inter, e sarebbe il caso di proseguire sulla strada intrapresa: “ Andremo a San Siro per tentare di vincere, io voglio sempre i tre punti, anche se loro, i nerazzurri, sono un’ottima squadra. Potremmo accontentarci anche di un punto”.
Fuori dal campo Mervan Celik, ama trascorrere le ore del tempo libero a casa rilassandosi e non nasconde neanche le origini della sua famiglia: “I miei genitori sono curdi, ma ci siamo trasferiti in Svezia ed io sono nato lì”.
Celik non ancora parla bene italiano e dopo qualche lezione a scuola ha preferito lasciare tutto: “Non mi piace andare a scuola, preferisco imparare la lingua parlando con i miei compagni di squadra”.