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Messa in sicurezza del Calvano: al via i lavori

da Redazione

Romandini: “Si interviene per ridurre il rischio idraulico e idrogeologico”

TERAMO – Dopo i lavori di messa in sicurezza sul torrente Borsacchio apre  il cantiere sul torrente Calvano. Il progetto è ricompreso nell’ambito del secondo programma stralcio per il riassetto delle aree a rischio idrogeologico relativo ai torrenti Calvano e Cerrano ed è finanziato con fondi regionali: 774.685 euro di cui 398.704 per i lavori sull’alveo. L’impresa aggiudicataria, a seguito di procedura negoziata, è la CO.BIT. di Diodoro Silvestro sas di Teramo con un ribasso del 32.535%. Sarà realizzata un ampliamento dell’alveo del torrente attraverso una zona golenale, ossia una zona cuscinetto, nel tratto tra il ponte Zappacosta e il Quartiere dei Fiori; si procederà, quindi, alla manutenzione dell’alveo e al suo ripristino nel tratto a monte del ponte dell’A14 e ai successivi interventi per la realizzazione della sezione golenale; di un canale in parallelo al ponte della strada provinciale 28 (il manufatto sarà posizionato a spinta, in modo da non interferire con la stabilità del ponte e di evitare anche l’interruzione del traffico sulla provinciale, molto intenso in quel tratto per la presenza dello svincolo dell’A14); di un secondo canale in corrispondenza del ponte della strada comunale del quartiere dei Fiori; di argine di protezione a monte del ponte Zappacosta; di una riprofilatura del tratto d’intervento al fine di eliminare eventuali rigurgiti sul fondo dell’alveo per non ostacolare il deflusso della portata di piena.
La dichiarazione dell’assessore Romandini
“I lavori – spiega l’assessore competente, Elicio Romandini – riguardano la messa in sicurezza del tratto di Torrente Calvano compreso tra i centri abitati di Borgo Santa Maria e Pineto capoluogo, dove in passato si sono registrati i maggiori disagi, e il tratto di foce in cui è stato già realizzato un intervento di manutenzione straordinaria. In particolare, i lavori in programma andranno a mitigare la situazione di rischio idraulico in alcuni punti situati più a monte, come il ponte sulla provinciale 28 e il ponte del Quartiere dei Fiori, vicino allo stadio comunale. Rimane il problema del restringimento dell’alveo sotto il ponte Zappacosta, di proprietà del Comune. Se non si interviene anche qui rischiamo di vanificare gli obiettivi del progetto; per questo sono intenzionato a contribuire alla soluzione del problema mettendo a disposizione le economie del ribasso d’asta per concertare insieme all’amministrazione comunale una soluzione tecnica per allargare l’area del deflusso”.
Questi ponti hanno, infatti, una sezione di deflusso inferiore a quella dell’alveo a monte e a valle e ciò potrebbe dare luogo a fenomeni di esondazioni e allagamenti delle zone circostanti. Per la definizione degli interventi sono stati compiuti diversi sopralluoghi ed eseguiti rilievi tecnici degli alvei, con particolare riguardo alle zone soggette a rischio idraulico, come l’abitato di Borgo Santa Maria.