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SULMONA – Il consiglio comunale celebrato venerdì a Sulmona ha riaffermato nettamente la contrarietà a un’opera definita “dissacrante per il territorio”. Sull’argomento intervengono, con una nota congiunta, i consiglieri di opposizione Luigi La Civita (foto), Alessandro Lucci e Mimmo Di Benedetto, che affermano quanto segue:
“E’ caduto il tentativo di spostare sul lato tecnico una questione di cui la politica ai diversi livelli deve continuare a farsi carico. Il cambio di alimentazione da gas ad energia elettrica della centrale SNAM, che si vorrebbe far sorgere a Sulmona e che occuperebbe in località Case Pente spazi equivalenti a 12 campi di calcio, non è affatto piaciuta all’intero consiglio. E’ stato un no deciso. La linea politica ora è tracciata. In luogo del tentato dialogo con la SNAM, il ritorno della discussione sulla vicenda centrale nei luoghi istituzionali preposti, ha detto e chiesto alla filiera politica di tessere quella rete che dovrà portare il premier Renzi a non firmare alcun decreto per dare inizio all’opera così come strutturata sui territori dell’Abruzzo interno. Il consiglio comunale di ieri mattina, riaffermando la contrarietà all’opera, ha restituito alla comunità locale quella capacità di autodeterminarsi sul proprio futuro. Adesso inizia però una fase difficile, appunto con la delibera approvata che dovrà essere seriamente e coraggiosamente sostenuta politicamente da tutti i partiti e movimenti civici in seno ai governi della Provincia dell’Aquila e della Regione Abruzzo, nonché dai parlamentari locali. La Regione Abruzzo dovrà con forza pretendere che si rispetti la decisione della commissione ambiente della Camera dei Deputati che prevede l’attivazione di un tavolo tecnico interministeriale che prenda in esame tracciati alternativi per il gasdotto Massafra-Minerbio”.