“Il brano l’ho scritto davvero a mezzanotte. Ero sul mio letto e pensavo a quanto mancasse per l’alba, poche ore che mi sembravano un’infinità”
Dal 29 aprile 2022 è disponibile in rotazione radiofonica e in digitale “Mezzanotte” (LaPOP), il nuovo singolo dei Metanoia. “Mezzanotte” è un brano delicato, una carezza. La canzone è una metafora di un momento complicato, ma che si può superare; infatti, la mezzanotte citata è il segno di un nuovo inizio, lo dice apertamente il testo: “E’ mezzanotte puoi ricominciare, è già domani, domani, domani”. La presenza dei fiati non è casuale, sono simbolo di speranza, così come l’alba del testo, quella luce che rompe il buio della notte, che fa sperare che le cose possano andare meglio. “Mezzanotte” è una prova di maturità, in cui i Metanoia si mettono a nudo.
I Metanoia ci hanno gentilmente concesso un’intervista.
“Mezzanotte” è il vostro nuovo singolo, di che cosa si tratta?
“Mezzanotte” è semplicemente un voler essere consapevoli che i problemi, molte volte, siamo noi a crearli. La mezzanotte è il segno che fa iniziare un nuovo giorno, quindi un modo per stare meglio.
Cosa volete trasmettere con questo brano?
Vogliamo dire di stare tranquilli perché la vita è una figata clamorosa e ogni giorno abbiamo infinite possibilità e che se anche una giornata va male non ci possiamo far condizionare tutta la vita.
Che tipo di accoglienza vi aspettate?
Chi ci ascolta ci ha dimostrato più volte che è di una sensibilità assoluta e quindi sappiamo che “Mezzanotte” riceverà la giusta attenzione. Il nostro pubblico è incredibile, possiamo solo dirgli grazie.
Come nasce la vostra band?
Nasce tra la voglia di non ascoltare lezione e avere tante cose da dire. Così tra i banchi del Liceo Scientifico “Marie Curie” di Giulianova sono nati i Metanoia, una forma embrionale che poi con il tempo è cresciuta fino a diventare noi.