I presidi sono progetti di Slow Food che tutelano piccole produzioni di qualità da salvaguardare, realizzate secondo pratiche tradizionali e hanno avuto uno spazio dedicato, all’interno del Salone organizzato a Torino. Ciaccia, chiamato anche a fare da relatore al convegno che si è tenuto al rettorato di via Po, ha partecipato all’evento insieme a Pasquale Di Leonardo, apicoltore di Ortona dei Marsi, altro rappresentante dell’associazione produttori di mieli particolari dell’appennino abruzzese.
L’associazione ha illustrato le difficoltà che si affrontano in montagna per la produzione del miele che però sono anche il motivo per cui è un prodotto così pregiato e di qualità. Si tratta, infatti, di un miele che viene realizzato anche a 1.900 metri e a condizioni climatiche avverse. Al convegno è seguito poi un incontro a cui ha partecipato per l’Abruzzo, anche l’assessore regionale alle politiche agricole e di sviluppo rurale, Dino Pepe.
Grande successo soprattutto per il miele “Stregonia”, che prende il nome dalla tipica pianta delle nostre montagne, la Sideritis Syriaca. Un nome suggerito all’associazione dal noto e apprezzato professore Taglieri, storico produttore di miele.
Ed è proprio il caso di dire che le migliaia di visitatori del Salone sono rimaste “stregate” dall’oro giallo che si produce in Abruzzo e più in particolare nella provincia dell’Aquila.
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