I dati Arta nel Rapporto 2014 con l’analisi dell’ultimo quinquennio
PESCARA – A Pescara la media annuale giornaliera di polveri sottili non ha mai raggiunto nel 2014, in nessuna centralina, il valore limite di legge di 40 microgrammi per metro cubo ed esaminando l’andamento del PM10 negli ultimi cinque anni si riscontra nel capoluogo adriatico una tendenza alla diminuzione di questo inquinante.
La buona notizia arriva dal “Rapporto sulla qualità dell’aria della città di Pescara – Anno 2014” dell’Arta Abruzzo, redatto dalla Sezione “Emissioni in atmosfera e Qualità dell’aria”, per la prima volta comparando i dati dell’ultimo quinquennio, e consultabile sul sito www.artaabruzzo.it nella sezione “Pubblicazioni”.
Confortanti anche i dati del PM2,5, misurato dalle centraline di via Firenze, Teatro D’Annunzio e Piazza Grue: esso presenta lo stesso andamento del particolato sottile, con dei massimi di concentrazione significativi nei primi mesi dell’anno e negli ultimi. Il valore medio in tutte le centraline è risultato simile (17-18 microgrammi per metro cubo) e inferiore al valore obiettivo di 25 microgrammi per metro cubo consigliati come media annuale massima.
Per quanto riguarda il Benzene, pericoloso inquinante generato quasi esclusivamente dal traffico veicolare, il valore limite di 5 microgrammi per metro cubo non è mai stato raggiunto nel corso dell’anno: nei mesi più freddi l’esposizione media della popolazione ha toccato concentrazioni di quasi 2 microgrammi per metro cubo, per abbassarsi notevolmente in primavera ed estate. Il confronto delle medie annuali degli ultimi 5 anni indica che mentre nelle centraline di traffico il valore del Benzene tra il 2010 e il 2014 si è ridotto, l’esposizione media della popolazione a questo inquinante non è mutata.
Per il Biossido di azoto (NO2), il valore limite orario di 200 microgrammi per metro cubo nel 2014 non è mai stato superato; il valore medio di 40 microgrammi per metro cubo da non superare nell’anno civile è stato appena superato nella centralina di Via Firenze; in Corso Vittorio, invece, il Biossido di azoto ha presentato un valore medio di 40 microgrammi per metro cubo. Nelle altre centraline non si sono registrati ulteriori superamenti del limite annuale.
Va infine evidenziato che neanche per l’Ozono l’anno scorso sono state mai raggiunte le concentrazioni di informazione (180 microgrammi per metro cubo), né tantomeno quelle di allarme (240 microgrammi per metro cubo), in quanto i valori massimi orari raggiunti sono stati 158 microgrammi per metro cubo nella centralina di Teatro D’Annunzio e 164 in via Sacco, entrambi a giugno.