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Miglioramento della sicurezza stradale di Pescara: le proposte

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La famiglia Pace e la Fondazione Scarponi hanno consegnato al sindaco Masci un piano di “proposte per la sicurezza stradale come rinnovamento urbano”

PESCARA – La strada oggi è dominata dalle auto, e in strada si muore più di 3000 volte l’anno. Anche Carlo Pace, Sindaco di Pescara dal 1994 al 2003, è stato vittima di violenza stradale nel 2017. Ma da una perdita nasce la proposta di una mobilità a misura di persona. La famiglia Pace è impegnata da anni in una campagna di sensibilizzazione della sicurezza stradale della città di Pescara in ricordo di Carlo Pace, e in questa attività è in contatto continuo con la Fondazione Michele Scarponi di cui condivide gli obiettivi.

Ieri mattina la famiglia Pace, in compagnia di Marco Scarponi in rappresentanza della Fondazione Michele Scarponi, nel corso di una conferenza stampa svoltasi a palazzo di città, ha consegnato al Sindaco Carlo Masci alcune proposte concrete per il miglioramento della sicurezza stradale di Pescara, con obiettivi a breve e medio termine. All’incontro erano presenti i figli di Carlo Pace, Laura e Bruno, la vedova signora Rossana, e, come si accennava, Marco Scarponi, il sindaco Carlo Masci e il consigliere comunale Armando Foschi.

Queste le proposte:

– istituzione, già a partire dal prossimo anno scolastico, delle strade scolastiche(1) di fronte alle scuole materne, elementari e medie;

– riduzione del limite di velocità a 30 km/h(2) nella stragrande maggioranza dell’area urbana, a partire immediatamente dal lungomare in vista del periodo estivo;

– revisione degli attraversamenti pedonali(3), troppo spesso con segnaletica poco chiara e con parcheggi auto troppo in prossimità degli stessi;

– realizzazione di “Zone 30” (4) in aree chiave della città;

– investimenti sulla mobilità dei disabili (5);

– razionalizzazione della mobilità a favore dei mezzi pubblici e della mobilità ciclistica (6).

“Le strade di Pescara, oggi dominate dalle auto – ha affermato Bruno Pace – devono diventare nei prossimi anni anche dei disabili, dei bambini, dei pedoni e dei ciclisti. I nostri figli e i nostri nipoti ci stanno chiedendo una città più sicura sulle strade, proviamoci tutti insieme anche in ricordo di Carlo Pace. Oggi, insieme alla Fondazione Scarponi, indichiamo delle soluzioni che sono suffragate, come emerge dai miei studi, da dati statistici e da riscontri storici rilevati in molte città d’Italia e del mondo. Sono scelte spesso difficili ma credo che in questa battaglia non bisogna retrocedere”.

Il sindaco Carlo Masci ha dichiarato “che è il momento storico a imporci scelte che vanno nella direzione dell’ecosostenibilità, dell’efficientamento energetico che la realtà attuale così drammaticamente ha rimesso al centro della politica, del trasporto di massa a impatto zero, della sicurezza stradale e della mobilità evoluta. Se non realizziamo questo cambio culturale, perché non riusciamo a liberarci di una visione ormai superata di ricorso all’automobile a tutti i costi, nei prossimi anni verremo travolti e resteremo indietro sia in senso ambientale che economico. Ringrazio quindi la famiglia Pace per queste proposte sulla mobilità che faccio mie perché vanno nella direzione del cambiamento come progresso”. Marco Scarponi, presente a Pescara anche in occasione dell’arrivo della carovana del Giro d’Italia, ha aggiunto “che in materia di sicurezza stradale è fondamentale partire dalla sensibilizzazione delle scuole. I ragazzi di oggi mi sembrano attenti a queste tematiche più di quanto possa sembrare, saremo quindi sempre disponibili come Fondazione Scarponi con quei Comuni aperti a questa visione, quindi anche verso l’amministrazione di Pescara”.

Approfondimenti:

(1) Le strade scolastiche sono strade (o piazzali) adiacenti ad una scuola in cui viene vietato temporaneamente, in orario di entrata e uscita dalle scuole, il traffico degli autoveicoli in modo che tutti possano raggiungere la scuola in sicurezza. Il transito viene consentito a pedoni, bici, mezzi per il trasporto di disabili e scuolabus. Questa scelta, molto diffusa in numerosi Paesi europei, permette ai bambini e ai giovani studenti di riprendersi il loro spazio e l’esperienza di andare a scuola in autonomia e in piena sicurezza.

(2) Ad ottobre 2021 una risoluzione del Parlamento Europeo votata quasi all’unanimità, ha chiesto alla Commissione Europea impegni concreti per dimezzare il numero di morti sulle strade europee entro il 2030, con l’obiettivo finale di azzerare il numero di incidenti fatali entro il 2050. Ridurre la velocità delle automobili nei centri urbani è la strategia più efficace, e per questo la risoluzione chiede di introdurre in tutte le città europee il limite di velocità a 30 km/h nelle zone residenziali.e
in quelle con un numero elevato di ciclisti e pedoni. Intervenire nelle città per rallentare le autovetture è particolarmente urgente dal momento che il 37% dei decessi si registra nelle zone urbane (e solo l’8% sulle autostrade) e l’eccesso di velocità rappresenta un valore chiave in circa il 30% degli incidenti stradali mortali.

(3) Gli attraversamenti pedonali a Pescara sono molto spesso con segnaletica poco chiara, con scarsa

manutenzione e con ridotta visibilità per il pedone che si accinge all’attraversamento a causa di auto parcheggiate troppo in prossimità degli stessi. Da questa Amministrazione ci sono stati sforzi importanti su questo tema, con attraversamenti forniti di semafori intelligenti, ma gli interventi devono essere fatti a tappeto su tutto il territorio comunale, anche a scapito di parcheggi di auto private.

(4) Le “Zone 30” sono aree urbane dove semplici interventi di moderazione, come limiti di velocità ridotti ed elementi urbanistici e planimetrici, quali la riduzione dei rettilinei attraverso la realizzazione di “chicane”, non eliminano auto o parcheggi, ma riducono il traffico, i rischi e l’inquinamento, restituendo spazi ai cittadini. In Italia esistono diversi esempi importanti, anche in grandi città come Milano, ed i cittadini hanno risposto ovunque in modo entusiasta ad interventi semplici ma molto efficaci. Ora tocca a Pescara!

(5) Il diritto alla mobilità delle persone disabili è un caposaldo della Costituzione italiana, sancito anche da norme nazionali ed internazionali. Purtroppo, a Pescara troppo spesso questo diritto non è sempre garantito, per l’inefficacia di alcune soluzioni e per la ridotta educazione o la poca sensibilità di molti concittadini. Garantire alle persone disabili il pieno diritto alla mobilità in piena sicurezza è il riconoscimento di una pari dignità tra esseri umani: la strada è di tutti.

(6) Un recente studio della Colorado University (USA), condotto su 17 Paesi tra cui anche l’Italia, ha dimostrato come si potrebbero evitare fino a 205.000 decessi ogni anno rafforzando la mobilità urbana in biciletta e riducendo l’utilizzo dell’auto privata. Un recente studio di ricercatori giapponesi ed italiani, condotto in 14 città spagnole, ha inoltre dimostrato come la pedonalizzazione aumenta notevolmente il fatturato delle attività commerciali e, contrariamente alla credenza popolare, l’effetto è ancora maggiore nelle città di piccole e medie dimensioni come Pescara. Per questo motivo, il processo di modernizzazione della mobilità cittadina deve oggi avere la definitiva accelerazione, attraverso la pedonalizzazione di gran parte del centro cittadino, la creazione di un’agenzia intercomunale per la mobilità che ottimizzi il trasporto pubblico, la realizzazione finale del BRT per il trasporto veloce di massa, la promozione e intensificazione dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano attraverso l’ottimizzazione delle piste ciclabili, la realizzazione di cicloparcheggi, bicistazioni e servizi di bike sharing.

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