«La ricerca di immobili per ampliare ulteriormente la rete di accoglienza dello SPRAR è costante, tanto da aver aperto un avviso pubblico per individuare nuove sedi, che non presenta termini di scadenza. Questo ci permetterà di ridurre al minimo il numero dei migranti accolti in ciascuna struttura. Con lo SPRAR attiviamo un’accoglienza numericamente controllata, entro un massimo di 161 tra donne, uomini e bambini. Queste persone vengono accolte in diverse strutture diffuse su tutto il territorio, proprio per non dare vita a concentrazioni a cui siamo stati purtroppo abituati fino ad oggi.
Abbiamo voluto fortemente entrare a far parte della rete SPRAR – specifica ancora De Martinis – per sviluppare un progetto di accoglienza, risultato il migliore su scala nazionale, secondo una valutazione ministeriale e gestito da Azienda Speciale e dall’Ati Arci Pescara, Polis, Caritas diocesana e Cooperativa Sociale Ausiliatrice che vedrà i profughi costantemente impegnati in attività formative e professionali, in attività gratuite per lavori socialmente utili».
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