PESCARA – “Trecento volontari che per dieci giorni si sono avvicendati, su tre turni, presso la Postazione Medicalmente Avanzata affidataci; decine di interventi di primo soccorso per piccoli infortuni, tutti risolti nel migliore dei modi; la presenza fissa di un interprete e, soprattutto, un’esperienza di socializzazione straordinaria per tutti i ragazzi coinvolti. Sono questi i numeri che hanno visto impegnata, per dieci giorni, la Misericordia di Pescara, in occasione della prima edizione dei Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia – Pescara 2015”. A tracciare il bilancio dell’esperienza è il Governatore Berardino Fiorilli.
“La macchina organizzativa dei Giochi – ha spiegato – ha affidato alla Misericordia di Pescara la gestione della Postazione Medica Avanzata (PMA) allestita presso l’Arena del Mare, una delle quattro location scelte per ospitare le gare e dove abbiamo allestito il nostro ospedale da campo, dotato anche della postazione per la rianimazione. Nella struttura hanno operato i medici e gli infermieri del 118, con cui abbiamo instaurato uno straordinario rapporto di collaborazione, una vera joint venture, e i volontari della Misericordia, 10 per ogni turno, ossia 30 al giorno, ovvero 300 in dieci giorni che si sono avvicendati senza soluzione di continuità, garantendo la propria costante presenza e il proprio supporto in ogni necessità. Decine gli interventi effettuati, fortunatamente, sempre lievi infortuni, senza mai gravi conseguenze, che i nostri volontari, con il personale del 118, hanno saputo affrontare con grande professionalità. Ma soprattutto – ha aggiunto il Governatore Fiorilli – quella dei Giochi ha rappresentato una fortunata esperienza di socializzazione e un’opportunità di incontro straordinaria per i nostri ragazzi che, con l’ausilio di un interprete sempre presente, hanno saputo interfacciarsi e confrontarsi con atleti provenienti da tutto il mondo, dimostrando una capacità di adattamento eccellente. Sicuramente i Giochi hanno rappresentato un’occasione preziosa per l’intera città di Pescara, sia sotto il profilo turistico che economico, ma soprattutto sono stati un ottimo banco di prova per le squadre addette al soccorso che hanno dovuto affrontare le esigenze di quasi mille atleti, senza considerare i team degli accompagnatori e tutto l’indotto che ha ruotato attorno all’evento sportivo, una prova che ha dimostrato il perfetto funzionamento della macchina dell’emergenza. Il ringraziamento della Misericordia di Pescara va ovviamente a quella struttura organizzativa che ci ha coinvolto nella manifestazione”.
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