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Misiani e Fina in visita agli stabilimenti del Vastese

da Marina Denegri

Visita Misiani 26 luglio 2021 (1)

Tra le aziende la Pilkington, la Denso, il cantiere del sito Amazon, IOCCO, Vastarredo, la Sevel di Atessa e la Tcomp

VASTO – “Una visita impegnativa, attraverso cui ho potuto osservare da vicino il grande dinamismo di un’area geografica che rappresenta il motore industriale di un territorio più vasto di quello abruzzese. Spetta a noi, il Partito Democratico ne assume l’impegno, lavorare affinché questo patrimonio sia valorizzato nel percorso della transizione ecologica e questa sia un’opportunità, di sviluppo e di occupazione. È la prima tappa di un viaggio nell’industria italiana di fronte a questa sfida”: lo dichiara Antonio Misiani, responsabile nazionale Economia del Partito Democratico, già viceministro dell’Economia, all’indomani della visita organizzata dal Pd Abruzzo. Tra le aziende, i siti produttivi e le realtà visitate nel Vastese e in Val di Sangro ci sono state la Pilkington, la Denso, il cantiere del sito Amazon di San Salvo, poi IOCCO, Vastarredo, la Sevel di Atessa e la Tcomp.

In ciascuna tappa ci sono stati incontri con i rappresentanti delle aziende. Seguirà a breve un nuovo giro di confronto con i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori. Si tratta della prima tappa di un tour nel quale Misiani e il segretario del Pd Abruzzo Michele Fina attraverseranno l’Italia visitando i siti produttivi che sono chiamati alla sfida della transizione ecologica. Fina spiega: “Non serve sottolineare quanto strategica sia l’area industriale d’Abruzzo che abbiamo attraversato. Siamo stati incoraggiati a lavorare, a tutti i livelli, in primo luogo a beneficio di quelle realtà e dei lavoratori che si trovano ad affrontare delicati passaggi di ristrutturazione. In chiave di sviluppo e di rilancio, queste ed altre aree, attraverso una capacità di innovazione che va sostenuta e incoraggiata, devono sapere cogliere le nuove possibilità che derivano dalla grande mole di risorse in arrivo, principalmente dall’Unione europea. La sfida è trasformare in opportunità i problemi innescati dalla pandemia e dai processi di ristrutturazione generati dalle transizioni”.

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