Brandiferri: “Un grande passo avanti, un aiuto ulteriore a tutte quelle donne che denunciano una violenza e che nella maggior parte dei casi si vedono costrette a dover rinunciare al lavoro per seguire le drammatiche vicende personali e, spesso, anche giudiziarie”
TERAMO – Ottime notizie per le lavoratrici vittime di violenza di genere sia del settore pubblico che del settore privato. La circolare INPS n. 3 del 2019 ha reso operativo quanto stabilito dalla riforma del lavoro, cd. Jobs Act, ossia il congedo pari a tre mesi di sospensione dal lavoro. Tale misura è riconosciuta alle lavoratrici con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, alle lavoratrici del settore domestico, alle apprendiste, alle operaie, alle impiegate, alle lavoratrici del settore agricolo o del settore autonomo, alle iscritte alla gestione separata INPS, alle dipendenti della pubblica amministrazione, compreso le dirigenti.
“Un grande passo avanti – afferma la consigliera di Parità della Provincia di Teramo Monica Brandiferri -, un aiuto ulteriore a tutte quelle donne che denunciano una violenza e che nella maggior parte dei casi si vedono costrette a dover rinunciare al lavoro per seguire le drammatiche vicende personali e, spesso, anche giudiziarie. Di fondamentale importanza è l’indennità pari al 100% su cui possono contare le donne lavoratrici in quanto il lato economico rimane uno degli aspetti più dolorosi che induce le donne stesse a non denunciare le violenze subite. Il congedo è una concreta possibilità a cui le lavoratrici in possesso dei requisiti possono accedere con una semplice domanda all’INPS territorialmente competente, dopo aver prodotto la certificazione relativa al percorso di protezione attraverso la presa in carico da parte dei servizi sociali, dei centri antiviolenza o delle case rifugio.
Mi auguro, pertanto, che le lavoratrici vittime di violenza siano indotte a denunciare qualsiasi atto che provochi loro una sofferenza fisica, psicologica, comprese le minacce o la privazione della stessa libertà subite nei luoghi di lavoro, anche nel caso che si verifichino in ambito extra lavorativo. Auspico, inoltre, che vengano introdotte ulteriori misure, economiche e di welfare, in grado di tutelare in modo sempre più intenso e diretto le donne vittime di violenza”.