TERAMO – In programma domani sera, dalle ore 21, presso il Teatro Comunale di Teramo la rappresentazione teatrale di “Molto rumore per nulla” di William Shakespeare.
L’appuntamento andrà in replica venerdì 5 febbraio con due spettacoli, alle ore 17 e alle 21.
I PROTAGONISTI – Salvatore Palombi, Alessandro Riceci, Francesco Bonomo, Lorenzo Lavia, Pietro Biondi, Alfredo Angelici, Daniele Sirotti, Alessandro Cangiani, Andrea Nicolini, Viviana Lombardo, Gianni De Lellis, Luca Fagioli, Silvia De Fanti, Andrea Trovato, Claudia Crisafio, Faustino Vargas, Tamara Balducci, Giorgia Salari.
Costumi di Andrea Viotti, Musiche originali di Andrea Nicolini, Regia e scene di Gabriele Lavia
TRAMA – Nella solare città di Messina, il ricco Leonato accoglie nella sua magione il principe d’Aragona don Pedro di ritorno dalla guerra insieme ai suoi più stretti compagni. L’atmosfera gaia e leggera dell’estate mediterranea fa da sfondo agli amori tra il giovane Claudio e la dolce Ero e tra i litigiosi Beatrice e Benedetto. Nell’imminenza delle nozze di Claudio ed Ero, don Juan, geloso del favore che Claudio gode presso don Pedro, fa di tutto per screditare Ero e impedirle così di sposare il suo amato. Nulla però potrà impedire all’amore di trionfare sui cattivi sentimenti che saranno giustamente puniti. Questa, in breve, la trama di un’opera che condensa in sé tutto il meglio delle commedie shakespeariane: finte morti, sospetti, intrighi, schermaglie amorose, scambi di persona, congiure.
Un molto – per fare una sintesi estrema di questa divertentissima opera – che attraverso lo specchio del rumore si riflette e diventa, o ritorna, nulla. Il nulla evocato nel titolo della pièce: “lo scandalo, il delirio, la rabbia, la rissa, la finzione, la guerra, l’amore… sono l’esito del nulla, certo arriveranno al nulla. La vita allora non è che un’ombra che cammina per davvero, un povero attore che si agita nella scena, per la sua ora, tutto sudore, furia, temperamento… La congiura, la guerra civile che ha visto soccombere il “bastardo” Juan e vincere il “legittimo” Don Pedro, lo scambio di persona tra Ero e Margherita, la finta morte di Ero, la finta figlia di Antonio, le maschere… le maschere… le maschere… tutto questo… tutto questo “rumore” finirà nel nulla come era nato dal nulla e allora… ha ragione Benedetto… Balliamo!”