Nel descrivere lo stile dell’opera, il termine “gioioso” sta ad indicare «un compromesso tra la tragedia e la commedia, e quindi tra lo stile elegiaico/epico e lo stile comico/grottesco». «Ho cercato uno stile naturale ma elegante – afferma la scrittrice – nella raffinata ricerca dei sentimenti sinceri dei due giovani cuori alle prese con la ricerca del vero amore e, quindi, della gioia di vivere. Mi piace scrivere racconti, soprattutto il racconto breve, non disdegno l’aforisma e lo stile sobrio della novella d’autore». Il libro si caratterizza per una scrittura creativa e prosastica, tendente alla “contaminazione” dello stile alto-medio-elegiaco, per osservanza allo stile del Dolce Stil Novo, con la contemporaneità attuale.
Originale l’idea di partire da un’opera tanto conosciuta come “Madama Butterfly” «Fondamentalmente – spiega l’autrice – nasce dalla necessità di dare una risposta agli amori “cattivi” che svuotano le persone. In breve, mi riferisco alle tragiche vicende che sono accadute ai giovani, che venivano rapiti, tolti ai propri affetti per sempre e a volte strappati anche alla vita stessa, seguendo l’illusione del momento sui social ed in altri settori. L’ottimismo con cui andavano incontro al nemico pensando che fosse il “principe azzurro” mi ha fortemente colpito, soprattutto per la scissione enorme che si era creata tra la loro bella illusione e la concreta mancanza di buoni sentimenti altrui». «L’obiettivo dell’opera – conclude la scrittrice Ciferni – è quello di trasmettere al lettore la speranza di un tempo sereno e un mondo migliore».
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter