Ambiente

Abruzzo, Mondocompost 3: al via il ciclo di incontri nella quattro province

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Parte domani da Pescara la  campagna di sensibilizzazione sul compostaggio domestico finalizzata a ridurre la produzione  di rifiuti  e favorire il riciclo della sostanza organica

ABRUZZO – Il Sottosegretario d’Abruzzo Mario Mazzocca, promuove, come già accaduto negli anni precedenti, il progetto Mondocompost, giunto alla sua 3^ edizione, in collaborazione con Ecoistituto Abruzzo e AIC Associazione Italiana Compostaggio.

Con la prima tappa di Pescara parte domani, martedì 4 dicembre, il percorso di sensibilizzazione e informazione organizzato anche quest’anno relativamente al compostaggio domestico e che vedrà una serie di incontri dislocati nelle quattro province abruzzesi: mercoledì 5 dicembre a Teramo, giovedì 6 ad Avezzano (Aq) e venerdi 7 dicembre a Lanciano (Ch).

I lavori saranno coordinati da Giancarlo Odoardi, Presidente Ecoistituto Abruzzo.

Compostaggio domestico significa eliminare, utilizzando lo strumento del composter, la frazione organica dei rifiuti di casa riciclando la sostanza organica non più utile e restituirla in forma di humus. Le materie prime adatte sono gli avanzi di cucina (residui di pulizia delle verdure, bucce, pelli, fondi di the e caffè, gusci di uova frantumati, avanzi); carta non patinata, cartone e trucioli di legno non trattato; scarti del giardino e dell’orto (potature, foglie secche, fiori appassiti, gambi, erba) ma non le piante resistenti alla degradazione (magnolia, lauroceraso, noce, castagno, aghi di conifere) che nel composter vanno miscelate bene con materiali più facilmente degradabili. Inadatti al compostaggio sono, invece, la carta patinata, il legno verniciato e tutti i rifiuti non elencati.

Come spiegato dal Sottosegretario Mazzocca, gli ultimi dati rilevati evidenziano che, a fronte di una quantità totale di rifiuti prodotta nel 2017 in Abruzzo (circa 597mila tonnellate per una spesa di gestione sui 200 milioni di euro), la frazione organica (umido e verde) rappresenta circa il 25 per cento: 149mila tonnellate per un costo di 50 milioni di euro.

Di conseguenza, se la percentuale di adesione all’autocompostaggio arrivasse al 10 per cento, avremmo una significativa diminuzione della produzione di rifiuti organici tra 15mila e 20mila tonnellate annue, con un risparmio per le casse comunali – quindi per i cittadini – di 3 milioni di euro. Risorse che potrebbero essere utilizzate per misure di ecofiscalità e miglioramento dei servizi.

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