Oggi al liceo D’Ascanio l’incontro conferenza del professor Marco Patricelli
MONTESILVANO (PE) – Oggi,28 gennaio 2019,alle ore 10.00, nell’aula magna del Liceo D’Ascanio, diretto dalla professoressa Natalina Ciacio,si terrà l’incontro conferenza dal titolo:“Attualità della Shoah a 74 anni dalla liberazione di Auschwitz”.
Protagonista della manifestazione – il cui sottotitolo è Dall’Olocausto al razzismo negli stadi e al cyberbullismo. Cosa NON ci ha insegnato la storia – sarà il professor Marco Patricelli, storico di livello internazionale.
Si intende, dunque, attualizzare il ricordo di un dramma del Novecento come quello dell’Olocausto, al mondo di oggi in cui il razzismo è presente nello sport e nell’uso dei social.
Marco Patricelli (Pescara, 1963) è uno storico la cui fama ha da tempo superato i confini nazionali. I suoi libri sono stati tradotti in diverse lingue straniere e le sue ricerche hanno affrontato pagine in ombra della seconda guerra mondiale spesso ribaltando verità che apparivano consolidate, a cominciare dalla controversa liberazione di Mussolini sul Gran Sasso ad opera dei militari tedeschi (affrontata nel libro «Liberate il Duce! Gran Sasso 1943, la vera storia dell’Operazione Quercia», Mondadori).
Già docente di Storia dell’Europa contemporanea all’università Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara, collabora con giornali e riviste specializzate straniere, tiene lezioni, conferenze e seminari sia in Italia che all’estero.
Dai suoi lavori sono stati tratti la docufiction «Natale di sangue – Ortona 1943» (Mediaset – ZDF) e il docufilm «Liberate il Duce!» (Rai3 – La grande storia). È stato consulente storico per la Rai (Tg 1 Storia di Roberto Olla e Speciale TG1, Estovest, D-Day – I giorni decisivi con Tommaso Cerno).
Su incarico del Quirinale ha tenuto la relazione storica di fronte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione delle celebrazioni ufficiali del 73º anniversario della Liberazione (2018). Su invito del Ministero della Difesa ha fornito su Rai1 contributi storici sul significato e sulla valenza della Festa della Repubblica (2018).