Il tenente Nino Carletti: “Le demolizioni sono state fatte in via Morosini, via Silvio Spaventa, via Di Vittorio, viale Europa”
MONTESILVANO – La Polizia municipale, guidata dal tenente Nino Carletti della Polizia municipale, ha portato a termine, nei giorni scorsi, la serie di demolizioni in attesa da un decennio. Interessata a quest’ultima operazione una abitazione di viale Europa.
«Nel corso degli ultimi anni», spiega il tenente Nino Carletti, «abbiamo concentrato la nostra attività su una serie di manufatti, garage abusivi, recinzioni, taverne realizzate in ambiti demaniali o a ridosso del tracciato ferroviario. Qualcuno, addirittura, aveva realizzato ripostigli per gli attrezzi in aree pubbliche. C’era una situazione di blocco burocratico che si protraeva da decenni. Il Comune ha avuto la possibilità di avviare una attività forte, di rispetto della legalità, molte volte riuscendo a convincere le persone coinvolte a realizzare delle demolizioni volontarie, qualcuno ha provveduto a mettersi in regola autonomamente, per altri, invece, è stato necessario intervenire con demolizioni forzose anche con l’appoggio degli uomini della compagnia Carabinieri. Le demolizioni sono state fatte in via Morosini, via Silvio Spaventa, via Di Vittorio, viale Europa».
Le spese degli abbattimenti, dopo il sollecito da parte della Polizia municipale e dell’Ufficio Urbanistica, sono state, ovviamente, a carico dei cittadini che hanno commesso le irregolarità, dove lo smantellamento non è stato effettuato direttamente dai proprietari.
L’efficace opera di controllo e di ripristino delle condizioni di legalità svolta dall’Ufficio di abusivismo edilizio e dalla Polizia municipale è il risultato anche di un ampio e preventivo lavoro svolto attraverso tavoli tecnici istituiti dal sindaco in raccordo con i carabinieri e la Prefettura. Le demolizioni effettuate dai proprietari hanno permesso un notevole risparmio di tempo e anche di denaro pubblico, in quanto, una volta accertato l’abuso, il Comune avrebbe dovuto avviare le demolizioni a proprie spese per poi rivalersi, economicamente, sui responsabili. L’attenzione all’abusivismo, comunque, prosegue con ulteriori controlli.