L’Amministrazione comunale ha provveduto a murare porte e finestre per impedire intrusioni.La struttura si trova all’interno dell’area oggetto di un progetto di riqualificazione
MONTESILVANO (PE) – Questa mattina a Montesilvano sono state murate tutte le finestre e la porta di ingresso dell’ex casa del custode del cimitero comunale per renderne impossibile l’accesso.
Lo rende noto l’assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi che ha presenziato, insieme all’assessore Deborah Comardi, ai lavori dei tecnici comunali necessari per serrare tutti i possibili ingressi dell’edificio.
La struttura, posta di fronte al cimitero comunale, venne realizzata negli anni ’50. Inizialmente casa di un contadino venne poi adibita ad alloggio del custode del cimitero. Circa 15 anni fa, alla morte dell’ultimo custode, la casa venne abbandonata, divenendo oggetto di incursioni e atti di vandalismo.
«La casa, purtroppo – spiega Cozzi – era divenuta dimora di senza tetto che hanno rotto le finestre introducendosi al suo interno. Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte dei residenti preoccupati per la loro sicurezza e lo stato di degrado. Abbiamo quindi ritenuto necessario chiudere ogni ingresso, evitando dunque altre incursioni. Ancora una volta quest’Amministrazione ha voluto dare una risposta concreta alle richieste dei cittadini, preoccupandosi di tutelare la loro sicurezza».
«La struttura – spiega ancora Cozzi – si trova all’interno dell’area oggetto di un ampio progetto di riqualificazione, redatto dal settore Pianificazione e Gestione territoriale in collaborazione con l’Azienda Speciale. Abbiamo, infatti, partecipato al Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale di aree urbane degradate, con il quale il governo stanzierà a livello nazionale 200 milioni di euro.
I nostri uffici hanno elaborato un articolato programma di riqualificazione e rigenerazione che riguarda l’ex casa del custode, la viabilità di via Vestina, Villa Carmine e via Chiarini. Nello specifico il progetto prevede che al posto della casa cimiteriale possa essere realizzata, mediante la sua ristrutturazione, una casa famiglia e uno sportello antiviolenza a favore di minori e donne vittime di abusi e sfruttamento».
Il programma presentato per la partecipazione al bando prevede anche un progetto per la riqualificazione della mobilità e del decoro di via Vestina, un centro di Bike Sharing per una mobilità sostenibile, la messa in sicurezza delle arterie stradale di Villa Carmine e la realizzazione di un complesso sportivo – didattico privato nelle vicinanza di via Verdi, la riqualificazione e il rilancio del centro sportivo Trisi, la realizzazione di un centro di mediazione culturale lungo via Chiarini e la rivalorizzazione dell’area ex Fea con la realizzazione di un centro di aggregazione giovanile e incubazione per le start up innovative.
«La partecipazione a questo bando – conclude Cozzi – rappresenta una rilevante opportunità per cambiare completamente il volto della città, fornendo ai cittadini nuovi servizi e una risposta ancora più significativa alle loro esigenze».