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Montesilvano, Giornata di studio dei Centri Fisioter sul Dolore Cronico

da Redazione

Foto Giornata di studio sul Dolore cronicoMONTESILVANO (PE) – “C’è oggi una nuova frontiera nella battaglia contro il dolore cronico, anche in oncologia, una frontiera che supera la semplice somministrazione di farmaci e che punta all’impiego di terapie non invasive, indolori, che vanno a operare direttamente sulla rete fisiologica che invia il messaggio di ‘percezione del dolore’ nel corpo umano, contrastando tali messaggi e dando benessere al paziente. Metodologie nuove, all’avanguardia, che si configurano come Scrambler Therapy che dobbiamo divulgare sempre più tra la popolazione, per far capire che un’alternativa concreta, reale, oggi c’è”. Lo ha detto la dottoressa Gianna D’Innocenzo, Direttore generale dei Centri Fisioter che con la dottoressa Serena Columbo, Direttore sanitario, ha diretto la Giornata di studio svoltasi presso il Sea Lion, una giornata rivolta a medici, fisioterapisti e infermieri, per tracciare un bilancio sulle ultime innovazioni nel settore.

“Nella cura di qualunque patologia, l’eliminazione del dolore va considerata una delle priorità per l’operatore sanitario, perché riguarda la tutela della qualità della vita. Ci sono alcune affezioni che possono cagionare un ‘dolore cronico’, che però non va semplicemente accettato e subìto, ma oggi grazie ai progressi della ricerca e della medicina ci sono metodologie applicate che consentono di eliminare, o comunque alleviare in maniera considerevole la problematica, consentendo ai pazienti di tornare a svolgere una vita normale – ha sottolineato la dottoressa D’Innocenzo -. Nei Centri Fisioter, nella costante ricerca dell’innovazione in tale settore, abbiamo avuto modo di sperimentare, a partire dal novembre 2014, la ScrambleFoto Giornata di studio sul Dolore cronico3r Therapy, una terapia d’eccellenza innovativa, non invasiva, con risultati immediati e duraturi contro il dolore cronico e anche nel trattamento del dolore oncologico, in corso di patologia primitiva, in fase di metastasi ossee, durante i trattamenti chemioterapici, radioterapici, chirurgici e nelle fasi di remissione, ossia contro il dolore osteo-muscolare”.

L’apparecchiatura utilizzata ricorre all’uso di elettrodi, in tutto simili a quelli impiegati per l’elettrocardiogramma, che si appoggiano sulla pelle del paziente, producendo delle stimolazioni elettriche indolori per l’utente, “intervenendo direttamente sul cervello in modo da indurre un’informazione di non-dolore – ha spiegato la dottoressa Columbo -. Semplificando, possiamo dire che la Scrambler agisce direttamente sul nostro ‘processore’ senza interferire con la conduzione degli impulsi sui nostri ‘cavi’. Pensiamo ad esempio alla sindrome dell’arto fantasma, ovvero ai casi di amputazione di un arto, e il paziente riferisce di continuare ad avvertire dolore proprio alla parte del corpo che gli è stata tolta. E questo fa capire quanto la distorsione delle vie di trasmissione del dolore e il cervello giochino un ruolo fondamentale nell’avvertire la sofferenza. Tante le patologie che producono dolore nel paziente e che oggi possono trovare un adeguato trattamento attraverso la Scrambler therapy, come le neuropatie, tra cui quelle post-herpetiche, derivanti dal cosiddetto ‘fuoco di Sant’Antonio’, in cui l’infiammazione lascia dietro di sé un dolore cronico. Si usa poi nelle lombalgie, nelle sciatalgie, cervicalgie, neuropatie diabetiche, infiammazioni del trigemino e nevralgie post-traumatiche. Soprattutto la terapia si è rivelata efficace nei pazienti oncologici, interessati da metastasi ossee, oltre che nei casi clinici in cui il dolore è la conseguenza di un intervento chirurgico. Parliamo di una terapia assolutamente indolore, ovvero al paziente vengono applicati gli elettrodi in prossimità della parte dolente, ogni terapia dura mediamente 30-40 minuti, con un ciclo di 10 sedute che produce benessere, ossia la scomparsa del dolore sin dai primi istanti, ma soprattutto al termine del trattamento completo. Nei prossimi mesi nei Centri Fisioter, costantemente impegnati nello studio, nella ricerca e nell’aggiornamento per garantire un servizio unico ai cittadini, apriremo le Giornate di studio anche alla popolazione, oltre che agli addetti ai lavori, per divulgare al meglio le nuove opportunità scientifiche per riacquisire una qualità della vita ottimale anche in presenza di patologie croniche, contrastandone gli effetti dolorosi”.

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