MONTESILVANO – Otto persone multate in quattro uscite degli agenti del Nucleo anti prostituzione della Polizia municipale. Questi i risultati degli interventi contro la prostituzione avviati dall’amministrazione comunale di Montesilvano per combattere la tratta delle donne. Il dato più importante, comunque, è la progressiva riduzione dei soggetti multati, segno evidente che tutti gli sforzi messi in campo dalla giunta si stanno rivelando efficaci nel ridurre drasticamente il fenomeno.
«Nelle due settimane prima e dopo Pasqua», spiega il tenente della Polizia municipale, Nino Carletti, «i nostri agenti del Nap hanno effettuato quattro uscite serali per controllare il rispetto dell’ordinanza sindacale n. 69 del 31 dicembre 2018. Le persone multate provengono da Città Sant’Angelo (due), Casoli di Atri, Pratola Peligna, Francavilla, Bisenti, Pescara, Centobuchi (Ascoli Piceno). L’età delle persone individuate varia dai 20 ai 55 anni. Le multe sono di 450 euro».
«Sono molto soddisfatto di quanto sta avvenendo e, devo aggiungere, che anche i montesilvanesi se ne stanno accorgendo e apprezzano molto», spiega il primo cittadino, «Il numero dei cosidetti clienti, termine orribile ma certamente efficace, nelle nostre strade sta drasticamente diminuendo. Merito, sicuramente, delle multe a cui vanno incontro, che sono di 450 euro. Ma anche della campagna di informazione che abbiamo avviato da mesi e che sta ottenendo i risultati che mi ero prefisso: se non si riesce a eliminare il fenomeno della prostituzione, dello sfruttamento delle donne, spesso anche minorenni, cerchiamo di ridurlo drasticamente sia combattendo la criminalità che sfrutta queste povere ragazze ma sia, soprattutto direi, colpendo la domanda. La creazione del Nap, Nucleo anti prostituzione della Polizia municipale, è stata di grande aiuto. Abbiamo, inoltre, attivato un numero di telefono dedicato, 085 4481650, a cui si possono segnalare episodi di sfruttamento delle donne, sia in strada che in appartamento, e stiamo incrementando la presenza delle telecamere, per controllare ulteriormente le strade, anche da lontano. Prosegue da quattro anni, ormai, la proficua collaborazione con la comunità Papa Giovanni XXIII, i cui volontari – anche esponendosi a grandi rischi per la propria incolumità – vanno regolarmente nei luoghi dove ci sono le prostitute per cercare di convincerle a lasciare la strada».
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