Maria Rosaria Parlione: “Prima città in Abruzzo”
MONTESILVANO (PE) – E’ Montesilvano la prima città in Abruzzo che ha introdotto la figura del Garante per l’infanzia e l’adolescenza.
Il Consiglio Comunale ha approvato questa mattina, all’unanimità dei presenti, l’istituzione della figura, disciplinata con una legge del 2011, con riferimento alla Convenzione sui diritti del Fanciullo di New York. Via libera anche al relativo regolamento.
Il Garante è un’Autorità indipendente che svolge la sua attività in libertà e indipendenza da qualsiasi Istituzione Pubblica o privata. «Con questa figura – spiega l’assessore alla Pubblica Istruzione Maria Rosaria Parlione – che ci rende Comune virtuoso a livello regionale, essendo i primi ad istituirla, intendiamo tutelare le fasce dei minori che in taluni contesti divengono deboli perché non hanno voce. Il Garante, infatti, promuoverà la cultura e la conoscenza dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, anche con iniziative di sensibilizzazione. Il garante inoltre favorirà la partecipazione e l’ascolto di bambini e adolescenti a livello individuale e collettivo, segnalando, anche alle Autorità competenti discriminazioni o situazioni di presunta violazione dei loro diritti».
«Abbiamo predisposto un regolamento ben preciso – spiega il presidente della Commissione Cultura Alessandro Pompei – stabilendo requisiti specifici per individuare, mediante apposito avviso pubblico, la figura più idonea a ricoprire tale incarico nel modo migliore possibile. Il Garante, che resterà in carica, gratuitamente, per 3 anni, infatti dovrà avere maturato esperienza nel campo delle scienze giuridiche, psicologiche, sociali o pedagogiche, o in attività sociali ed educative, tutelando, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e con le altre istituzioni, i diritti dei bambini e dei ragazzi».
L’Ufficio del Garante si propone come luogo neutro di ascolto dei soggetti pubblici e privati, Enti e singoli con l’obiettivo di facilitare i rapporti tra i soggetti che a qualsiasi titolo si occupano di tematiche inerenti all’infanzia e adolescenza. Convoca almeno due volte l’anno un incontro con i rappresentanti delle principali istituzioni cittadine corresponsabili della cultura e della tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.