L’inclusione sociale per i bambini affetti da autismo è il principale obiettivo del progetto
MONTESILVANO (PE) – L’inclusione sociale per i bambini affetti da autismo. Questo il principale obiettivo del progetto “Sporcatevi le mani”, la campagna nazionale di raccolta fondi condotta dall’associazione “I Bambini delle Fate”, al centro della seduta della Commissione Sanità presieduta dal consigliere Lorenzo Silli.
«Abbiamo ospitato in Commissione – dichiara Silli, promotore dell’iniziativa insieme al consigliere Alessandro Pompei – Samuel Mazzolin, responsabile della campagna “Sporcatevi le Mani”, Silvia Silvestri, volontaria e coordinatrice della campagna per l’Abruzzo e Alessandra Olivieri, volontaria e coordinatrice della campagna nelle Marche. L’incontro ci ha permesso di conoscere questa realtà attiva nel mondo delle associazioni e scoprire da vicino in che modo, attraverso la campagna “Sporcatevi le mani”, trovano sostegno moltissimi progetti».
L’associazione “I Bambini delle Fate” nasce nel 2005 da un’idea di Franco Antonello, padre di un ragazzo autistico. La Fondazione, senza scopo di lucro, con finalità sociali e umanitarie rivolte alle disabilità infantili, si occupa nello specifico del finanziamento di progetti per ragazzi con disabilità. La campagna nazionale “Sporcatevi le mani” prevede una donazione che va da un minimo di 20 euro mensili, fino ad un contributo annuale, a sostegno di diversi progetti in tutta Italia.
Per il territorio abruzzese la campagna è rivolta al finanziamento di un progetto di Pet Terapy, del centro Diapason di Montesilvano. «La realizzazione di questo progetto – spiega Silli – è a buon punto grazie al sostegno della sezione Marche dell’associazione. Ora anche il nostro territorio deve fare la sua parte. Ancor di più perché si tratta di una iniziativa che trova spazio proprio nella città di Montesilvano. Vogliamo quindi dichiarare il nostro sostegno, come Amministrazione, dando un contributo dei singoli consiglieri e sensibilizzando la cittadinanza a sposare questa causa». «La nostra associazione – non cerca contributi pubblici né tanto meno donazioni spot, ma che i cittadini adottino il progetto responsabilmente seguendolo nel tempo».