MONTESILVANO (PE) – Porre le proprie capacità e le proprie energie al servizio della collettività.
Questo l’obiettivo del progetto relativo ai lavori di pubblica utilità attivo al Comune di Montesilvano dal 2011.
Dall’anno di attivazione fino al 2016 sono stati 67 i soggetti coinvolti nel progetto, che hanno deciso volontariamente di sostituire la pena detentiva e pecuniaria, in quanto colti alla guida in stato di ebbrezza, con lavori di pubblica utilità.
Di questi ben 62, ossia il 92,54% sono di sesso maschile.
Per quanto riguarda le professioni, 19 persone sono disoccupate, 18 impiegati, 8 operai, altrettanti liberi professionisti, 5 persone conducono professioni intellettuali, mentre altre 5 non qualificate e infine 4 sono studenti.
Il 59% sono in possesso di un diploma, il 30% di una laurea; il 9% ha ottenuto la licenza media mentre il 2% non ha conseguito nessun titolo di studio.
Infine, per quanto riguarda la fascia di età, quella prevalente, ossia del 42% con 28 persone, è costituita da soggetti con un’età superiore ai 36 anni; il 27% è quella dell’età trai 24 e i 29 anni ed è costituita da 18 soggetti; 14 persone, ossia il 21%, hanno tra i 30 e i 35 anni e infine, il 10%, ovvero 7 persone, sono quelli più giovani tra i 18 e i 23 anni.
«Queste progettualità – dichiara il vicesindaco Ottavio De Martinis – permettono a chi ha commesso un errore, di riparare, mettendo al servizio dell’Ente Pubblico e quindi della comunità, impegno, lavoro e professionalità, e al tempo stesso, forniscono all’Ente un ottimo strumento per andare incontro alle esigenze dei cittadini che richiedono servizi efficienti». Non a caso oltre a questa convenzione, sottoscritta con il Tribunale di Pescara, ne abbiamo voluta una seconda relativa al progetto di giustizia riparativa, l’iniziativa che impegna per sei mesi un detenuto della Casa Circondariale di Pescara, in lavori di cura e manutenzione a Montesilvano Colle e che negli ultimi 3 anni, ha coinvolto 3 persone».