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Montesilvano, liberato e confiscato appartamento alla camorra

da Redazione

Il sindaco De Martinis: “L’appartamento verrà utilizzato per fini sociali e verrà dato in gestione ad associazioni legata alle forze dell’ordine operanti in città”

carabinieri polizia locale via isonzoMONTESILVANO – Questa mattina la polizia locale e i carabinieri hanno forzato la serratura entrando nell’appartamento di via Isonzo, si tratta del quarto bene confiscato alla camorra in due anni. Nell’alloggio composto da 4 vani, per un totale di circa 60 metri quadrati, vi abitavano persone attualmente in stato di detenzione per reati quali rapine, favoreggiamento della prostituzione e resistenza al pubblico ufficiale. L’immobile apparteneva inizialmente a un camorrista, ma in seguito al suo arresto è stato occupato abusivamente. L’alloggio è stato liberato grazie al lavoro prezioso della compagnia dei carabinieri di Montesilvano.

“Ancora una volta l’azione sinergica delle nostre forze dell’ordine ha ridato sicurezza e decoro al nostro territorio – afferma il sindaco Ottavio De Martinis – . Oggi è una data importante per la città, perché acquisiremo, nel nostro patrimonio comunale, un altro bene sottratto alla camorra e a breve formalizzeremo il passaggio con l’Agenzia nazionale dei beni confiscati. Questo è l’ennesimo segnale importante per ristabilire definitivamente la legalità in una zona a vocazione turistica. L’appartamento verrà utilizzato per fini sociali e verrà dato in gestione ad associazioni legata alle forze dell’ordine operanti in città”.

“L’appartamento è situato nelle vicinanze del mare e attualmente è in uno stato di totale degrado anche a livello strutturale – spiega il consigliere delegato alla Sicurezza Marco Forconi. Quando le forze dell’ordine questa mattina sono entrate nell’immobile si è presentata ai loro occhi una scena davvero raccapricciante, visto che era adibito come luogo di meretricio. Una volta entrato nel patrimonio comunale, l’appartamento verrà riqualificato. In precedenza infatti abbiamo preso accordi con un istituto superiore per progettare la ristrutturazione insieme e in maniera gratuita dell’alloggio. All’arrivo della polizia locale erano presenti molti residenti della zona, che aspettavamo dopo anni di schiamazzi e di attività illecite la liberazione definitiva dell’appartamento. Le forze dell’ordine hanno provveduto a cambiare la serratura e a blindare la porta d’ingresso”.

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