L’evento, moderato dal giornalista Luca Pompei, ha visto la partecipazione di ospiti importanti quali il prof. Luigi Iavarone (autore del libro Stalking: nuova forma di cannibalismo predatorio), Andrea Augello (senatore della Repubblica), gli avvocati Alessandro Marangoni e (penalista foro di Roma) Giovanni Bartoletti (penalista del Foro di Viterbo e Responsabile LAPEC e Giusto Processo della Tuscia).
Presenti il presidente di Cuore Nazionale Abruzzo Francesco Longobardi, Daniele Natalizia (coordinatore nazionale di Cuore Nazionale) e Monia Di Silvestre (coordinatrice CN Montesilvano).
Durante il convegno so
«Sono molti anni che mi occupo di questo fenomeno come ricercatore», dice il prof. Luigi Iavarone, autore del libro “Stalking: nuova forma di cannibalismo predatorio”, « e ho voluto innanzitutto scoprire il perché avvengano determinati fenomeni quali mobbing, bullismo, vessazioni, stalking e femminicidio. Sono partito da un osservatorio che ho costituito nel territorio romano dove ho potuto osservare molti fenomeni di stalking nati da un disagio sociale fortemente presente in quella zona.
Le motivazioni che spingono una persona ad agire da stalker sono molteplici ma possono essere ricondotte a una bassa autostima del soggetto, un conflitto che ha con l’altro sesso poiché oggi la donna è molto più motivata, si sta affermando in vari contesti sociali e l’uomo oggi si sente spaesato, ragion per cui vuole affermare il possesso dell’altra persona. In definitiva le cause sono: scarsa autostima, desiderio di possesso, fenomeni di narcisismo e mancanza di empatia relazionale.
Gli stalker sono per lo più uomini ma il fenomeno di stalker donne sta aumentando. Per chi è vittima di stalking è fondamentale informarsi per riconoscere i segnali di disagio e ai primi sintomi fare subito una denuncia. È importante che la vittima abbia un atteggiamento deciso, ossia non deve rispondere alle telefonate. Molto spesso la persona dopo dieci, cento, mille telefonate risponde e non va bene, poiché induce lo stalker a pensare che l’insistenza lo faccia riuscire nell’intento. Bisogna avere un atteggiamento silenzioso, di chiusura totale e successivamente denunciare tutto alle autorità».
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