«L’area individuata in sede di Consiglio Comunale, in via Don, è stata predisposta e suddivisa in 32 appezzamenti che verranno assegnati ad altrettanti cittadini che hanno presentato la regolare domanda all’avviso pubblico emanato negli scorsi mesi. Sono tanti i vantaggi di questa progettualità che ha un valore civico, perché rende i cittadini responsabili di un bene comune. Servirà alla riqualificazione della zona, che ha già cambiato volto. É di supporto agli assegnatari stessi, che possono beneficiare dei prodotti coltivati con le loro stesse mani. Sappiamo tutti quanto è importante osservare una sana alimentazione per incrementare la propria qualità della vita. É un principio ormai ben assodato e che ci è stato ampiamente dimostrato anche nel corso del convegno su “Cibo e Salute” che si è svolto in onore di Nicola Salvatorelli lo scorso sabato a Montesilvano.
Sono sempre più frequenti anche i progetti incentrati sulle coltivazioni bio che vedono in prima linea i giovani, dimostrazione che il ritorno alle cose semplici può rappresentare anche una chiave di successo e di sviluppo per il futuro. La nostra Amministrazione vuole puntare su questi aspetti ed ecco perché ha voluto fortemente promuovere il progetto degli orti sociali che in grandi capitali sta prendendo sempre più piede, per riqualificare quartieri nonché per dare un’opportunità ai cittadini di riappropriarsi degli spazi comuni. L’area prescelta in via Don è assolutamente adatta a questo progetto – specifica il consigliere Falcone -. Il terreno infatti si presta perfettamente alle coltivazioni. É quanto emerso anche da alcune analisi condotte dall’Associazione Nuovo Saline che ha eseguito una serie di campionamenti ed analisi del suolo».
«Le analisi condotte, al fine di garantire la salubrità e il controllo ambientale del sito – spiega Gianluca Milillo, presidente dell’Associazione – sono state microbiologiche, attraverso la strumentazione di laboratorio in nostra dotazione e chimiche, realizzate da un laboratorio esterno. Sono stati effettuati nove campionamenti su tre diversi punti prelevando terreno in superficie, a 50 e 100 cm di profondità. L’esito delle analisi effettuate ha verificato l’assenza di contaminazioni, sancendo risultati che individuano il lotto come idoneo alla coltivazione».
L’assegnazione dell’orto avrà una durata di 3 anni e prenderà in esame l’età anagrafica, il reddito ISEE e la composizione del nucleo familiare. Il bando era aperto a cittadini italiani maggiorenni con residenza a Montesilvano da almeno un anno, disoccupati, inoccupati, lavoratori in cassa integrazione, lavoratori in mobilità, pensionati; che non svolgono attività di coltivazione su fondi appartenenti anche a familiari o a terzi; che non hanno in uso né a titolo gratuito né oneroso altri appezzamenti di terreno coltivabile pubblico o privato posti nel territorio del Comune; e che non hanno altri membri che abbiano presentato la stessa istanza. Dei 32 orti, uno rimarrà in capo al Comune e verrà gestito dai membri del tavolo Tari, il forum di cittadinanza attiva incentrato sulle tematiche ambientali. Un secondo verrà assegnato alle sigle sindacali dei pensionati, che tutte insieme, cureranno l’orto.
«Questo progetto è stato ben accolto dalla collettività – conclude Falcone – e la sinergia che si è creata tra le sigle sindacali, nonché tra i cittadini del tavolo Tari, mette in evidenza come il bene comune sia capace di unire per un unico obiettivo».
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter