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Montesilvano, pista ciclabile: gli stop di troppo …

da Redazione

montesilvano pista ciclabileMONTESILVANO (PE) – Riceviamo e pubblichiamo la nota CCiclAT – Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano:

“In Abruzzo, tramite il progetto Bike to Coast, continuano a realizzarsi percorsi ciclabili non a norma e con trovate fantasiose al limite del grottesco. L’ultima trovata progettuale riguarda la pista ciclabile costiera di Montesilvano, in Provincia di Pescara, dove si è pensato di “rafforzare” la sicurezza del pedone aggiungendo agli attraversamenti pedonali un bel segnale verticale di STOP, giusto per essere sicuri che il pericoloso ciclista si fermi per dare la precedenza a chi attraversa la strada.

Ora, premesso che gli itinerari ciclopedonali ai sensi dell’art. 2, comma 2, del codice della strada sono definite strade al pari di ogni altra infrastruttura dedicata al traffico motorizzato, agli stessi si applicano le norme generali per la segnaletica orizzontale e verticale. E nè nel codice, nè nel relativo regolamento, nè nel regolamento per la costruzione delle piste ciclabili, si ritrova l’obbligo, o l’indicazione, di segnalare uno STOP in prossimità degli attraversamenti pedonali.

D’altra parte l’art. 191 del codice già impone di fermarsi per permettere l’attraversamento di pedoni sulle strisce pedonali, e, come ribadito dalla Cassazione Civile, sez. III, con sentenza 30/09/2009 n° 20949, la sola presenza delle strisce deve indurre il conducende del veicolo (e la bicicletta, a norma di codice, è un veicolo) a rallentare.

Quindi non si comprende l’utilità di uno STOP di fronte ad una segnaletica che già impone di dare precedenza. Tra l’altro lo STOP si posiziona in prossimità di intersezioni (e l’attraversamento pedonale non costituisce intersezione), ed obbliga il veicolo a fermarsi a prescindere dalla presenza o no di veicoli che provengano dalla strada perpendicolare e, quindi, se la bizzarra interpretazione del codice di chi ha progettato la ciclabile di Montesilvano trovasse proseliti, la stessa andrebbe applicata anche sulla rete stradale comunale, e ci troveremmo biciclette, e auto, costrette a fermarsi ad ogni passaggio pedonale, anche in assenza di pedoni in attraversamento.

Sempre tornando agli attraversamenti pedonali il codice prevede che gli stessi debbano “essere sempre accessibili anche alle persone non deambulanti su sedie a ruote”, e sul breve nuovo tratto di ciclabile c’è un attraversamento che finisce con un altissimo gradino, in prossimità della fermata di un autobus (altra novità tutta montesilvanese, le fermate bus SULLA ciclabile), costituendo di fatto una barriera architettonica.

Insomma, la creatività ciclabile imperversa in tutto l’Abruzzo, e il progetto Bike to Coast si candida ad essere citato, in tutto il mondo, come un insieme di casi studio – sbagliati – da far studiare nelle università e nelle scuole tecniche. Un primato anche questo, di cui, però, forse è meglio non andare fieri”.

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