MONTESILVANO – Ieri mattina, in sala giunta, si è svolto il primo incontro tecnico degli architetti incaricati di realizzare il Peba. Il pool è composto da Elisabetta Schiavone, Vanja Fratini e Sonia Buccione coadiuvati da Leris Fantini, esperto in progetti sull’accessibilità urbana ed edilizia. Alla riunione hanno preso parte anche il sindaco Ottavio De Martinis, il consigliere comunale delegato alla Disabilità Giuseppe Manganiello, Claudio Ferrante e i dipendenti dell’Ufficio Disabili. Nelle prossime settimane la squadra incaricata di scovare e abbattere le barriere architettoniche incontrerà i residenti e le associazioni del terzo settore per condividere idee, proposte e suggerimenti.
“L’amministrazione comunale fin dall’inizio del mandato sta lavorando per realizzare una città a misura di tutti – afferma il sindaco Ottavio De Martinis – . Grazie ai professionisti che lavoreranno al Peba costruiremo insieme ai cittadini un territorio tenendo conto dei bisogni di chi vive la città quotidianamente. La squadra incaricata di analizzare il territorio partirà dal lungomare per arrivare alle vie secondarie che conducono alla strada parco fino a formare un pettine. Questa suddivisione migliorerà un turismo accessibile per villeggianti e residenti, così da seguire la naturale vocazione della nostra Montesilvano. Grazie alle spiagge accessibili, realizzate negli ultimi anni e lodate anche dall’ex ministro alla Disabilità Erika Stefani, il nostro comune è una meta scelta dalle persone disabili e dalle loro famiglie per trascorrere le vacanze. Montesilvano oggi può garantire sensibilità e accoglienza e con il Peba aggiungeremo un ulteriore tassello, alle tante iniziative già messe in campo in questi anni, per la costruzione di una città inclusiva”.
“I professionisti effettueranno un’analisi del territorio – spiega il consigliere Manganiello – , partendo dalla riviera e dalle strade limitrofe con l’intento di rendere quella parte di città completamente accessibile. L’obiettivo è quello di migliorare le esigenze di mobilità, non solo delle persone con disabilità, ma anche di anziani e genitori con bambini piccoli. Sarà molto importante la fase di condivisione degli interventi pianificati con i residenti e le associazioni”.