MONTESILVANO – Domenica 20 giugno dalle ore 10,30 nel campo sportivo di via Foscolo si svolgerà il torneo tra le strutture SAI/SIPROIMI partecipanti su base regionale, territoriale, interregionale e finale nazionale. Il progetto è iniziato da alcune settimane ed è organizzato della Federazione Italiana Giuoco Calcio – Sez. Abruzzo, denominato “RETE! REfugee Teams”, con la presenza di 24 minori stranieri non accompagnati accolti nelle strutture del progetto SAI/SIPROIMI cat. MSNA del Comune di Montesilvano. Attraverso il progetto REfugee TEams e il gioco del calcio, la FIGC, in collaborazione con il Servizio Centrale del SAI/SIPROIMI, favorisce da anni percorsi di inclusione sociale e interculturale per minori stranieri non accompagnati presenti su tutto il territorio nazionale. Gli allenamenti si svolgono con cadenza settimanale sotto la guida dei tecnici FIGC del territorio. L’organizzazione delle attività tecniche, logistiche e di rapporti con le realtà partecipanti è affidata a uno staff composto da un responsabile nazionale e dei referenti regionali che seguono l’iniziativa nel corso di tutta la stagione.
“Gli obiettivi del progetto sono favorire i processi di inclusione attraverso il calcio – spiega l’assessore alle Politiche sociali Sandra Santavenere – , promuovere comportamenti eticamente corretti attraverso l’educazione ai valori utilizzando l’attività sportiva come modello per la società civile. Infine migliorare la comprensione dell’importanza dell’attività fisica e del suo impatto positivo sulla salute e sullo sviluppo sociale e creare un modello di integrazione attraverso la partecipazione di giovani italiani e stranieri in squadre miste. Verrà rivolta una particolare attenzione al rispetto delle norme e dei protocolli di sicurezza per la tutela della salute. Contestualmente all’attività sportiva, per il 2020-2021, è stato avviato anche un programma formativo rivolto ai ragazzi su tematiche quali alfabetizzazione, alimentazione, corretto stile di vita, educazione civica e regole del gioco. Un ringraziamento agli operatori che lavorano nelle nostre strutture occupandosi quotidianamente delle varie esigenze dei minori”.
Infine, la FIGC e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, attraverso il Centro di ricerca universitario Health Human Care and Social Intercultural Assessment – He.R.A. – hanno attivato un corso di alta formazione su “Salute globale e inclusione sociale interculturale”, rivolto agli operatori dei progetti SAI/SIPROIMI e ai collaboratori territoriali del Settore Giovanile e Scolastico, con l’obiettivo di trasmettere gli strumenti necessari per ottimizzare la gestione dei flussi migratori nel nostro paese, formare professionalità in grado di creare, anche attraverso attività sportive come il gioco del calcio, una rete di accoglienza e favorire l’integrazione e la corretta gestione del fenomeno migratorio con particolare riguardo ai minori stranieri non accompagnati.
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