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Montesilvano, un centro di raccolta per 40 tartarughe

da Redazione

gruppo salvataggio tartarughe

Al Parco della Libertà realizzata la struttura di perimetrazione del sito che ospiterà le tartarughe, conclusa la prima fase del progetto

MONTESILVANO – Un centro di raccolta per 40 tartarughe della specie Guance gialle nel laghetto del Parco della Libertà, è il risultato del progetto voluto dal Comune di Montesilvano e realizzato dall’associazione Nuovo Saline. L’iniziativa, che punta a salvare le tartarughe a rischio per la mancanza di flora e di fauna necessarie al loro nutrimento.

Durante lo scorso weekend, il personale dell’associazione, supportato anche dall’assessore al Benessere Animale, Deborah Comardi, insieme ai volontari intervenuti, hanno realizzato la struttura di perimetrazione del sito che ospiterà le tartarughe. Si è conclusa così, la prima parte del progetto.

«Ogni singolo aspetto è stato studiato e curato nei minimi dettagli e i materiali sono stati scelti tra quelli a più basso impatto ambientale», sottolinea Gianluca Milillo, presidente dell’associazione Nuovo Saline, «Essendo il fondo del laghetto di cemento, i pali di sostegno sono stati collocati in cilindri plastici riempiti con quarzo e calcare: nel prosieguo del progetto questi fungeranno da “fioriere” per le piante acquatiche e supporto alla riproduzione dei pesci. La colorazione e la torbidità dell’acqua del laghetto del Parco della libertà, che non è sporca, ma viva, è causata da un particolare tipo di alga, le diatomee. Le tartarughe presenti, essendo onnivore, hanno mangiato nel tempo tutte le piante acquatiche presenti, favorendo l’esplosione di questa particolare alga. Quando le tartarughe saranno isolate e la flora acquatica ripristinata, attraverso la fase del progetto attualmente in corso, si assisterà al graduale calo della torbidità».

«Montesilvano ancora una volta si dimostra sensibile e all’avanguardia , nella cura e nella tutela del benessere animale», sottolinea l’assessore Comardi, «Nuovo Saline ha curato questo progetto di contenimento delle tartarughe nei minimi dettagli. Le prime giornate dedicate alla realizzazione di questa perimetrazione sono state intense, istruttive e hanno permesso anche di sensibilizzare i cittadini che hanno partecipato».

La fase successiva del progetto sarà l’apposizione di scivoli a bordo rete che permetteranno spontaneamente alle tartarughe di entrare nel recinto ma non poter uscire; in seguito saranno collocate delle vasche attrezzate galleggianti per consentire il letargo nella stagione più fredda e in ultimo si ripristinerà la flora e la fauna ittica attraverso un progetto parallelo.

Nel corso delle operazioni di realizzazione del centro di raccolta, grazie all’intervento di un giovane operatore, Fabio De Amicis (16 anni), dotato di muta subacquea, sono stati anche rimossi i rifiuti presenti sul fondale: da bottiglie alle lattine, buste, cartelli informativi, pali vandalizzati negli anni precedenti nel parco e addirittura un forno a microonde.

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