L’alloggio infatti non avendo la fornitura di acqua non è più agibile, condizione che obbliga per assenza di norme igienico sanitarie, secondo la nuova normativa regionale (art. 36 bis sulla “Disciplina della somministrazione dei servizi di utenze nelle occupazioni illegali non sanabili”), il sindaco di ordinare lo sgombero immediato dei locali. La coppia a quel punto, messa alle strette dalla magistratura e dall’ordinanza sindacale, ha lasciato l’appartamento e una ditta chiamata dall’Ater ha provveduto a murare la porta d’ingresso. Per 19 volte le forze dell’ordine in passato avevano tentato di liberare lo stabile occupato abusivamente dalla famiglia rom.
“Spero che questa volta il segnale sia chiaro per tutti: a Montesilvano le regole vanno rispettate – ha dichiarato il sindaco Ottavio De Martinis – . Grazie all’intervento tempestivo della magistratura e delle forze dell’ordine si è ristabilita la legalità, in particolare un plauso al comandate della polizia locale Nicolino Casale che ringrazio, unitamente al presidente dell’Ater Mario Lattanzio, che ci ha messo a disposizione la ditta che ha murato l’appartamento. Già dal 2011, da consigliere delegato alle Politiche della casa e poi da assessore e vice sindaco ho iniziato un percorso volto a liberare la città dall’occupazione abusiva degli alloggi popolari. Ci sono ancora quattro famiglie che abitano in maniera impropria gli appartamenti dell’Ater di via Rimini. L’appartamento verrà assegnato legittimamente a chi ha i titoli e soprattutto a chi si attiene alle regole. Questa politica, iniziata qualche anno fa è uno dei punti cardini anche di questa ammnistrazione comunale e sta dando buoni frutti, nelle prossime settimane procederemo anche nei confronti delle altre famiglie, che abitano in maniera impropria in alcuni appartamenti della città”.
“Alcuni residenti ci hanno chiamato nel pomeriggio, allertandoci su alcuni rumori- racconta Marco Forconi, consigliere delegato alle Politiche della Casa – la coppia stava sfondando il muro per rientrare e quando sono arrivato era già dentro l’appartamento. Con le forze dell’ordine ci siamo adoperati per spiegare alla famiglia le conseguenze dell’occupazione abusiva. A quel punto anche con l’ordine del magistrato di affidare i figli minori a una casa famiglia, non potendo vivere in una casa senza acqua, hanno lasciato la casa nel tardo pomeriggio. I residenti di via Rimini sono stati contenti dell’operazione e hanno riacquistato fiducia nei confronti delle istituzioni e del Comune, un rigraziamento alle forze dell’ordine per la tempestività”.
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