Rinviata a data da destinarsi la pièce di teatro civile tratta dal libro omonimo di Pietro Grasso
TERAMO – “Finché la mafia esiste bisogna parlarne, discuterne, reagire. Il silenzio è l’ossigeno grazie al quale i sistemi criminali si riorganizzano e la pericolosissima simbiosi di mafia, economia e potere si rafforza”.
Sono le parole dello stesso autore del libro “Per non morire di mafia”, l’allora Procuratore Nazionale Antimafia, ora Presidente del Senato,Pietro Grasso .
Dal libro nasce l’omonima pièce di teatro civile che sarebbe dovuta andare in scena per la rassegna Emergenze Mediterranee giovedì 3 novembre alle ore 21 nel Teatro Comunale di Montorio al Vomano (viale Settembrini) ma che causa terremoto è stata rinviata a data da destinarsi.
Il racconto è affidato all’arte di Sebastiano Lo Monaco, attore di teatro e cinema da anni impegnato nella divulgazione di testi contro la mafia e la criminalità, con la regia di Alessio Pizzech, la versione scenica di Nicola Fano e l’adattamento drammaturgico di Margherita Rubino. L’ingresso è libero.
“Per non morire di mafia” ripercorre le stagioni della guerra alla cupola siciliana, affrontando i legami tra mafia e politica, gli scontri all’interno della magistratura, le carenze legislative e di mezzi. E gli intrecci odierni con la ‘ndrangheta e la camorra. Fino a tracciare una mappa delle nuove mafie cinesi, russe, albanesi, nigeriane, colombiane, individuando le strade e gli strumenti che ci permetteranno di non morire di mafia, di non sottometterci al suo potere. Alcuni momenti nel trailer a questo link.
Dopo Montorio al Vomano la rassegna Emergenze Mediterranee proseguirà fino a dicembre lungo i comuni della provincia di Teramo che hanno aderito all’iniziativa. Informazioni sul sito www.istitutoteatromediterraneo.it.
La sesta edizione di Emergenze Mediterranee è organizzata dalla Sezione italiana dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo con il patrocinio della Regione Abruzzo e della Provincia di Teramo, con il patrocinio e la partecipazione dell’Università degli Studi di Teramo e con il sostegno della Fondazione Tercas e dei Comuni aderenti.