Lunedì prossimo sarà emesso il provvedimento nei confronti del vigile urbano di Pescara la cui auto di servizio avrebbe costituito intralcio e bloccato l’ambulanza destinata a soccorrere il calciatore
PESCARA – Si è riunita ieri mattina la Commissione disciplinare del Comune di Pescara per esaminare il fascicolo inerente il vigile urbano che lo scorso 14 aprile è stato coinvolto nella vicenda della morte di Morosini per un’auto di servizio, con la quale aveva raggiunto lo stadio per recarsi negli uffici del Gos, e che avrebbe costituito intralcio all’ambulanza destinata a soccorrere lo sfortunato calciatore . Per effettuare al meglio le proprie valutazioni su una storia che merita la massima attenzione e circospezione, la Commissione ha preso del tempo per decidere in merito alle sanzioni da applicare ed ha rinviato a lunedì prossimo, 14 maggio l’emissione del provvedimento.
Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia , dopo aver appreso la notizia del rinvio, ha detto:
alle 9 in punto si è riunita la Commissione disciplinare comunale presieduta dal Direttore generale Stefano Ilari, dalla Dirigente del personale Gabriella Pollio e dal Dirigente della Polizia municipale Carlo Maggitti, alla presenza del vigile urbano e del suo difensore, l’avvocato Antonella Vellante. L’udienza è durata quasi due ore, durante le quali il difensore ha presentato le proprie memorie e ha ricostruito quella giornata del 14 aprile scorso, il giorno del dramma, sul campo dello stadio ‘Cornacchia’. Quindi si è aperto il contraddittorio tra l’agente e la Commissione disciplinare. Alle 10.45 la Commissione ha chiesto all’agente e al suo difensore di lasciare l’ufficio per consentire l’adozione del provvedimento ufficializzato poco prima delle 12.
Ha spiegato il Direttore Ilari:
tra le numerose carte del copioso fascicolo presentato dall’avvocato Vellante, difensore dell’agente, la Commissione ha espulso una perizia tecnica redatta da un ingegnere ritenuta non congruente e soprattutto non pertinente con la fattispecie del caso in esame. Infatti la perizia, attraverso fotografie, misurazioni e alcuni calcoli matematici, punta a dimostrare che, nonostante la presenza dell’auto di servizio dell’agente, l’ambulanza destinata a soccorrere Morosini, steso sul campo dello stadio, comunque poteva passare e non era bloccata dall’auto del vigile urbano. Quella perizia, però, è stata esclusa perché la Commissione non deve valutare se l’ambulanza potesse o meno passare o se l’auto del vigile urbano abbia in qualche modo ritardato l’accesso in campo dell’ambulanza, ma piuttosto se l’auto del vigile urbano potesse o meno essere parcheggiata dove poi effettivamente è stata trovata. Stante però la notevole mole di documentazione prodotta dalla difesa del nostro dipendente comunale, anche al fine di valutare in maniera approfondita tutte le argomentazioni difensive contenute nella memoria, abbiamo deciso di riservare all’esito di una nuova audizione del vigile e del suo difensore ogni decisione nel merito della contestazione e abbiamo già riconvocato l’agente e il suo difensore per lunedì prossimo, 14 maggio, quando, verosimilmente, emetteremo anche il nostro provvedimento.
Ha detto ancora il sindaco:
a fronte della presentazione di una copiosa memoria è sicuramente ovvia la decisione di prendere almeno quarantotto ore di tempo per esaminare tutte le carte ed effettuare le opportune valutazioni. Quarantotto ore che nulla mutano rispetto all’impostazione originaria della vicenda, ovvero la Commissione dovrà accertare se ci sono delle responsabilità connesse all’auto di servizio dell’agente lasciata all’ingresso della curva Maratona, e chi ha sbagliato comunque pagherà, ma con la serenità necessaria in tali casi, senza processi di piazza, e, al tempo stesso, senza facili indulgenze.