MOSCIANO SANT’ANGELO (TE) – Oggi, 3 luglio, alle ore 9.30, presso l’Aula Magna della Facoltà di Agraria dell’ Università di Teramo in Mosciano S. Angelo si terrà un Convegno Regionale, nell’ambito del progetto “Agricoltura Sicura”, sul tema “Malattie Professionali in agricoltura: migliori conoscenze e quali tutele?”. Organizzato dalla Confederazione Italiana Agricoltori d’Abruzzo, in partnership con INAIL Abruzzo, l’evento rappresenta un importante appuntamento per discutere e mettere in risalto quali azioni di sistema possono essere approntate,in maniera sinergica tra loro, non solo per provare a ridurre, in maniera sensibile il livello degli infortuni nelle filiere dei comparti agricolo ed agroalimentare, ma anche come tutelare al meglio la salute di chi, a vario titolo, in questi settori ogni giorno produce e lavora.
Gli approfondimenti tecnico specialistici saranno curati da esperti di entità istituzionali come l’INAIL Abruzzo, la Confederazione Italiana Agricoltori Nazionale e Regionale, l’Istituto Tecnico Agrario di Alanno, l’ Università di Teramo. Per la Confederazione Italiana Agricoltori d’Abruzzo e per INAIL Abruzzo questo evento rappresenta un’ importante ribalta per concorrere a radicare, nelle imprese e nei loro conduttori, la “cultura della prevenzione, della salute e sicurezza sul lavoro e per il lavoro”. Conoscere le dinamiche degli infortuni e le condizioni di rischio che determinano l’insorgenza delle malattie professionali, costituisce la premessa basilare per individuare idonee misure tecniche, organizzative e procedurali atte a determinarne la prevenzione. E’ compito delle parti sociali sensibilizzare gli addetti ai lavori ed i medici nello stimolare la più ampia acquisizione di conoscenze e competenze in materia.
L’obiettivo primario del Convegno,dunque, è quello di offrire un puntuale, esaustivo aggiornamento sulle politiche di prevenzione attualmente definite e sui principali percorsi per fronteggiare gli infortuni e far emergere le malattie professionali in agricoltura oltre a fare da stimolo alla ricerca di efficaci percorsi e strumenti di prevenzione. Prevenire è, naturalmente, eticamente giusto, ma prevenire è anche conveniente economicamente per la collettività: occorre creare le condizioni che provino a ridurre o rimuovere in maniera sensibile le cause degli infortuni e delle malattie professionali.“Cultura della Sicurezza” vuol dire, dunque, essere capaci di ridisegnare nuovi comportamenti e nuovi modelli che rappresentino un assett strategico per tutte quelle aziende che hanno scelto la qualità e la competitività quali obiettivi primari della propria attività.