Mostly Monk e il quintetto Sound Prints con Joe Lovano e Dave Douglas: prosegue il Jazz d’autore a Pescara

Condividi

PESCARA – Prosegue la rassegna con il Pescara Jazz 2012 che dopo la travolgente musica di Al Di Meola World Sinfonia e l’impegnativo concerto di Roberta Gambarini Quintet (guarda la fotogallery) presenta Mostly Monk e il quintetto Sound Prints con Joe Lovano e Dave Douglas.

L’appuntamento è come di consueto nel suggestivo scenario del Teatro D’Annunzio a partire dalle 21.30.

Primo concerto in programma quello dei Mostly Monk, il quartetto di pianisti formato da Kenny Barron, Mulgrew Miller, Eric Reed e Benny Green in un mix di quattro pianisti di fama mondiale: un’interessante incontro musicale che unisce stili e intenzioni musicali differenti.

Mostly Monk è per forza di cose la rilettura e l’omaggio a uno dei grandi del jazz, Thelonious Monk, nel trentennale della sua scomparsa. Barron, Miller, Green e Reed portano sul palco del festival la visione robustamente mainstream dell’eredità di un musicista fondamentale nella storia della musica afroamericana. Il concerto di Pescara dei quattro pianisti si svolge in una maniera unica e preziosa: grazie alla collaborazione con Angelo Fabbrini il concerto verrà realizzato solo e in esclusiva per Pescara Jazz con quattro pianoforti contemporaneamente sul palco del Teatro D’Annunzio.

Seguirà il concerto di Joe Lovano & Dave Douglas Sound Prints. Questa la composizione: Joe Lovano al Sax Tenore, Dave Douglas alla Tromba,  Lawrence Fields al Pianoforte,  Linda Oh al Contrabbasso e Joey Baron alla Batteria.

Il sassofonista e compositore Joe Lovano e il trombettista Dave Douglas sono due maestri indiscussi del jazz moderno nei loro rispettivi strumenti. Nelle loro collaborazioni su dischi accolti con favore da critica e pubblico come Trio Fascination: Edition Two e, più recentemente, Stolas di John Zorn, Lovano e Douglas hanno dimostrato che le loro voci distinte e robuste possono fondersi per spingere il linguaggio in avanti sia nella composizione e che nell’improvvisazione e, nel contempo, riportare nella loro musica tutta la storia delle front-line delle precedenti generazioni.

Nel 2008, quando Lovano e Douglas erano membri del progetto SFJazzCollective, presente anche a Pescara Jazz, il gruppo ha reso omaggio ad un’icona vivente del jazz come Wayne Shorter producendo arrangiamenti di brani originali del sassofonista e temi composti dai membri del collettivo influenzati dalla voce compositiva di Shorter.

Quell’esperienza è stata un catalizzatore che ha portato i due strumentisti a concepire Sound Prints, un quintetto guidato da Lovano e Douglas, una vera e propria all-star ensemble in cui militano il pianista Lawrence Fields, la contrabbassista Linda Oh e il batterista Joey Baron. Il suo repertorio unisce brani originali e nuove composizioni di Shorter, realizzate con la collaborazione diretta del sassofonista: Sound Prints rappresenta così la singolare convergenza delle traiettorie artistiche di tre grandi del jazz di oggi.

Dalle 21.30, inoltre, il Jazz Faculty Quintet, formazione composta dai docenti provenienti dal Columbia College di Chicago e dai musicisti che frequentano i Pescara Jazz Workshop condurranno le jam session di Pescara Jazz: le jam session si terranno fino a domenica 15 luglio, sempre all’interno dell’Aurum, “teatro” nelle precedenti serate del Pescara Jazz Village.

Per informazioni sugli spettacoli è possibile telefonare allo 085.693093. I prezzi dei biglietti della serata sono 40 € per il settore numerato e 25 € per le gradinate. Chiuderà la rassegna domani sera il doppio concerto dei Wayne Shorter Quartet e di Enrico Rava con uno speciale tributo a Michael Jackson.

Pubblicato da
Redazione

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter